Una candidatura ai Golden Globes per La società della neve, in concorso per la Spagna come miglior film internazionale. La pellicola, diretta da Juan Antonio García Bayona è attualmente visibile su Netflix. Nella categoria per il miglior film internazionale, il cineasta Bayona dovrà vedersela con Anatomia di una caduta di Justine Triet (Francia), Foglie al vento di Aki Kaurismäki (Finlandia), Io capitano di Matteo Garrone (Italia), Past Lives di Celine Song (Stati Uniti) e La zona d’interesse di Jonathan Glazer (Regno Unito\Stati Uniti).
Quest’anno, dopo lo scioglimento della Hollywood Foreign Press Association avvenuto nel 2023, il premio verrà organizzato dalla nuova Golden Globe Foundation. Non sarà dunque più l’Hfpa a supervisionare la cerimonia ora presieduta dai produttori Dick Clark Productions, che appartengono a Penske Media Eldridge (la joint venture tra Penske Media Corporation e Eldridge che possiede anche The Hollywood Reporter). Il prossimo 7 gennaio sulla Cbs andrà in onda lo show che, come da tradizione, anticipa la notte degli Oscar.
La società della neve, la trama
Basato sul libro omonimo di Pablo Vierci, La società della neve racconta il disastro aereo avvenuto sulle Ande nell’ottobre del 1972, e lo fa con una fotografia attraverso gli occhi e i racconti dei 16 sopravvissuti allo schianto.
Il film rappresenta la storia del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana, che dopo essere preso a noleggio per trasportare una squadra di rugby fino in Cile, si schiantò per errore contro un ghiacciaio nel mezzo delle Ande. Dei 45 passeggeri, tra squadra e equipe, solo sedici riuscirono a sopravvivere alla catastrofe. Rimasti bloccati sulla catena montuosa, i superstiti si ritrovano in una situazione inaspettata di emergenza, in bilico e in costante lotta per la propria sopravvivenza.
La storia vera del disastro aereo
Il disastro aereo del 1972 – che ha visto schiantarsi sulle Ande un aereo con 45 giocatori di rugby, per lo più giovani, provenienti dall’Uruguay, nel quale solo 16 persone sono sopravvissute dopo 72 giorni di permanenza tra le nevi e dopo essere state costrette ad adottare misure estreme, tra cui il cannibalismo, per rimanere in vita – è stato già portato sullo schermo in passato (Alive – Sopravvissuti di Frank Marshall del 1993).
Bayona, però, ha affermato che il suo è stato il primo film a raccontare la storia dell’intera “società” a bordo dell’aereo ed è stato il primo a coinvolgere i sopravvissuti e le famiglie di coloro che sono morti, al punto da permettere agli sceneggiatori del film di usare i veri nomi dei superstiti. Oltre alla candidatura come miglior film internazionale ai Golden Globe, la pellicola è stata scelta per rappresentare la Spagna nelle quindicine degli Oscar 2024 nella categoria miglior film straniero. È la seconda volta per Bayona, che aveva concorso al titolo già nel 2007 con il suo The Orphanage.
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