Non si placano le polemiche intorno al Festival di Cannes. Vittorio Storaro non si capacita dell’assenza dalla selezione ufficiale del nuovo film di Woody Allen, Coup de Chance, sua quinta collaborazione consecutiva con il regista newyorkese. Il “maestro della luce”, dall’alto dei suoi tre Oscar vinti, commenta con furore l’esclusione in un’intervista al Qn.
“Sono scandalizzato e indignato che Cannes abbia scelto di non presentare il suo ultimo film. Il tutto per le accuse fatte dalla moglie Mia Farrow e dalla figlia Dylan. Voglio ricordare a tutti che Woody Allen è stato già assolto per queste accuse due volte. Questa ossessione del #MeToo prosegue e, sì, sta portando alla luce problemi sistemici reali, ma sta anche provocando molti danni ingiusti. È una caccia alle streghe che supera i limiti del buon senso”. Storaro aggiunge poi che il film avrebbe “meritato la Croisette” e che solo qualche anno fa sarebbe stato senza alcun dubbio selezionato.
“L’ho visto senza vederlo”. Con questa acrobazia linguistica Fremaux aveva risposto a una domanda del quotidiano Le Figaro che sollecitava una motivazione per l’esclusione eccellente. Aveva poi proseguito, “il film è un po’ speciale, non era candidato. Sappiamo che se fosse stato mostrato a Cannes, la polemica avrebbe occupato tutto lo spazio, nuocendo al film e a tutti gli altri”. Meglio evitare ogni controversia, insomma, per non urtare la suscettibilità dell’industria americana, che ha ormai bollato come reietto Allen. Nonostante le accuse contro di lui di abusi sessuali sulla figlia adottiva Dylan siano state fatte cadere in due differenti procedimenti.
Fuga in Europa
Anche per questo uno degli autori simbolo di New York, capace di contribuire come pochi altri alla seduzione universale suscitata dalla città, è costretto negli ultimi anni a girare i suoi film – e a finanziarli – in Europa. Lo ha fatto recentemente in Spagna, con Rifkin’s Festival, e ora per l’appunto con Coup de Chance, girato in francese nei mesi scorsi interamente a Parigi, con protagonisti attori locali come Lou de Laâge, Melvil Poupaud e Niels Schneider. Molte voci dei mesi scorsi immaginavano che il tappeto rosso di Cannes potesse di nuovo ospitarlo, per festeggiare nel migliore dei modi il suo cinquantesimo film e una carriera straordinaria.
Ma la lunga storia d’amore fra Woody Allen e il Festival di Cannes sembra decisamente conclusa. Se Manhattan nel 1979 è stato il primo film del regista newyorkese presentato nel sud della Francia, Caffè Society nel 2016 è stato l’ultimo. Nel mezzo dodici presenze, nessuna in concorso, visto che Allen non crede “che un film possa essere giudicato in qualche forma platonica migliore, per cui non voglio partecipare”.
I primi commenti di alcuni addetti ai lavori che hanno avuto modo di vedere Coup de Chance sono decisamente positivi. Particolarmente ben accolta sarebbe stato una proiezione del film allo European Film Market di Berlino. Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red.
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