Biglietto d’oro a Paola Cortellesi: le congratulazioni del gruppo pari opportunità dei 100autori

Oggi al centro di un articolo del New York Times che ne analizza il successo la regista si dice sorpresa e spiega come la popolarità del film sia legata all'aver toccato un nervo scoperto del Paese

Di THR ROMA

Arrivano a Paola Cortellesi per il suo Biglietto d’Oro le congratulazioni del gruppo pari opportunità di100autori,l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale. Costituita da oltre 700 registi e sceneggiatori di cinema, fiction, animazione e documentario, rappresenta la parte più consistente del mercato italiano autoriale sia in termini di presenza professionale che di fatturato complessivo.

“Con l’auspicio che il numero delle registe e sceneggiatrici cresca sempre di più porgiamo le congratulazioni alla regista e sceneggiatrice Paola Cortellesi, nostra socia, che ottiene il Biglietto d’Oro con il suo straordinario film C’è ancora domani, affrontando il tema della violenza sulle donne, del Patriarcato, in modo artisticamente efficace, penetrando nei cuori e nelle coscienze di milioni di spettatrici e spettatori. Congratulazioni anche alla sceneggiatrice e nostra socia Giulia Calenda che lo ha scritto insieme a Paola Cortellesi e allo sceneggiatore Furio Andreotti” ha dichiarato il gruppo pari opportunità di 100autori.

Il film di Paola Cortellesi dopo aver sfondato il tetto dei 27 milioni al botteghino, entrando nella top ten dei film italiani con maggiore incasso di sempre, e dopo aver acceso il dibattito sulla violenza domestica e sui diritti delle donne oggi è al centro di un articolo del New York Times in cui il quotidiano ne analizza il successo. “Certamente sono sorpresa”, commenta Paola Cortellesi, pur aggiungendo: “È una buon film, e sono soddisfatta del mio lavoro”, spiega l’attrice e regista, convinta che la popolarità del film sia legata all'”aver toccato un nervo scoperto del Paese”.

“La pellicola esplora la tensione tra la struttura patriarcale su cui si basa la società italiana e il desiderio di riconoscere l’importanza del ruolo sociale delle donne, “che di fatto già esiste ma non è sempre riconosciuta – spiega ancora Cortellesi che conclude – Naturalmente ci sono stati dei progressi, sono cambiati i diritti, sono cambiate le leggi, ma non del tutto, non nella mentalità”.

Proprio per questo il gruppo per le Pari Opportunità dei 100autori è particolarmente felice per questa affermazione che ancora una volta smentisce un pregiudizio. Auspicando che il numero delle registe e delle sceneggiatrici nel nostro paese raggiunga presto una più adeguata e significativa dimensione.