Tutti si preoccupano di Deva Cassel che deve sfidare il mito di Claudia Cardinale e nessuno parla della rivincita di Concetta. Perché, da quel poco che abbiamo letto e capito del nuovo Gattopardo prodotto da Netflix, il nocciolo della questione sta tutto lì: altro che Deva Cassel, dovreste preoccuparvi per Benedetta Porcaroli. Spieghiamoci. Deva Cassel, nella nuova serie, farà Angelica. Ok. Ci può stare. Nessuno mette in discussione la bellezza e la sensualità di Claudia Cardinale, che Luchino Visconti volle nera come un tizzo (mentre contemporaneamente Fellini, sul set di Otto e mezzo, la voleva quasi bionda), sensuale e volgare.
Sì, perché tutti hanno visto Il Gattopardo di Visconti ma forse pochi ricordano la risata sfrenata e imbarazzante di Angelica/Claudia a tavola, quando Tancredi/Alain Delon racconta di quando lui e gli altri garibaldini, nella presa di Palermo, hanno fatto irruzione in un convento di suore; Angelica ascolta tutta eccitata, e dice: “Avrei voluto essere lì con voi”; e Delon risponde con la famosa battuta: “Se ci fosse stata lei, signorina, non avremmo avuto bisogno di aspettare le novizie”. E Angelica esplode in una lunghissima risata che scandalizza tutta la tavola.
Claudia Cardinale, bella e spudorata
È la scena che fa capire quanto Visconti odi Angelica, come personaggio, perché è una borghese, un’arricchita, una svergognata: ma è talmente bella e spudorata che si prenderà Tancredi, il nipote adorato del Principe. Ma se la rivedete (cercatela in rete, o togliete dallo scaffale quel dvd!), capirete che è anche la scena in cui si capisce che Visconti sta dalla parte di Concetta, che è innamorata da tempo di Tancredi e osserva Angelica con disprezzo e paura, perché ha capito che è lei il pericolo, è lei che le porterà via Tancredi e le spezzerà il cuore. Al tempo stesso, Visconti infierisce contro Concetta, perché ha bisogno di un punching-ball, di un bersaglio per le freccette: Concetta è interpretata da Lucilla Morlacchi, attrice brava e stupenda costretta a imbruttirsi e a umiliarsi in quel ruolo.
Ecco, questo è il bersaglio che ora è sotto tiro di Benedetta Porcaroli: la nostra giovane attrice, che nei lanci e nelle notizie sulla nuova serie è giustamente il primo nome del cast, dovrà prendersi quel personaggio da “tinca” e farne un’eroina. Perché, ci scommettiamo la camicia (rossa, da garibaldino) è questo ciò di cui si parla quando si annuncia che la serie “rilegge il romanzo attraverso filtri e tematiche più vicine alla sensibilità contemporanea, con particolare attenzione ai messaggi di lotta al patriarcato, già in seno all’opera secondo la produzione”. Ed è a questo che allude Tinny Andreatta, responsabile dei contenuti Netflix per l’Italia, quando afferma che il romanzo di Tomasi di Lampedusa “è anche la vicenda intima che lega il grande patriarca di questa famiglia e la sua amata figlia”.
Un militante aristocratico di nome Visconti
“In seno all’opera”: excusatio non petita. Concetta nel romanzo è un personaggio secondario e tale la rende Visconti nel film. In realtà l’unica cosa che contava, per Visconti, era la propria totale identificazione nel personaggio di Don Fabrizio, nobile come lui, e come lui pervaso da un profondo disprezzo per i borghesi (Visconti era un aristocratico militante nel PCI, non dimentichiamolo mai). In più, Visconti era – come è arcinoto: qui non si fanno pettegolezzi – omosessuale, e dal film traspare un altero distacco per i personaggi femminili: l’unico eroe del film (e del libro) è Don Fabrizio e il suo unico amore va a Tancredi.
Sconvolgere queste dinamiche psicologiche e di classe è probabilmente l’unico modo per rifare oggi Il Gattopardo, però sarebbe più onesto intitolarlo La Gattoparda, o magari La Pantera. Detto questo, Kim Rossi Stuart è l’unico attore con il carisma per affrontare la sfida a distanza con Burt Lancaster, mentre ogni gara in bellezza con Claudia Cardinale è persa in partenza per chiunque, e anche far dimenticare Alain Delon, per il giovane Saul Nanni, sarà assai arduo. L’unica che ha già vinto è Benedetta Porcaroli: perché, da quanto leggiamo, sarà la vera protagonista e perché l’informazione di oggi è talmente spietata che NESSUNO, nelle notizie come nei comunicati, ricorda chi ha interpretato Concetta prima di lei.
Gridiamolo almeno noi, ai quattro venti: ERA LUCILLA MORLACCHI, milanese, nata nel 1936 e morta nel 2014, superba attrice che con Visconti in teatro ha fatto anche l’Arialda di Testori e un memorabile Giardino dei ciliegi, che ha lavorato con Squarzina, Parenti, Ronconi, Calenda, Shammah, Castri, De Capitani. Che questo Gattopardo sia una rivincita anche per lei, oltre che per Concetta!
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