Morto Enrico Oldoini: addio al papà di Don Matteo

Lo sceneggiatore e regista, 77 anni, aveva esordito al cinema nel 1984. Sua la regia di alcuni dei titoli cult della commedia anni Ottanta e Novanta, da Lui è peggio di me a Yuppies 2 fino alla saga di Vacanze di Natale '90 e '91

La notizia si allunga come un’ombra sugli ultimi minuti della cerimonia dei David di Donatello: Enrico Oldoini, il “papà” della celebre fiction Don Matteo e della commedia all’italiana di fine anni Ottanta, è morto all’età di 77 anni.

Ad annunciare la scomparsa, intorno alle undici di sera, è il sito Fanpage. Ma passa almeno un’ora prima che Carlo Conti, conduttore della serata dei David, dia su Rai1 l’annuncio “quasi certo” della morte del regista. Dalla Lux Vide, la casa di produzione di Don Matteo, non arrivano conferme né smentite: ma Christian De Sica è eloquente in una storia su Instagram, “ciao amico mio, ti ho voluto molto bene”.

Nato a La Spezia nel 1946, Oldoini aveva cominciato a lavorare nel cinema come sceneggiatore, collaborando tra gli altri con Alberto Lattuada, Pasquale Festa Campanile, Nanni Loy, Sergio e Bruno Corbucci, Lina Wertmuller, Marco Fererri e Carlo Verdone. Da regista l’esordio era arrivato con Cuori nella tormenta, del 1984, interpretato da Lello Arena e Carlo Verdone (il cui ruolo sarebbe dovuto andare a Francesco Nuti). Ma la popolarità era sbocciata tra la fine degli Ottanta e la prima metà dei Novanta, con alcuni titoli diventati cult – quasi sempre bistrattati dalla critica – della commedia italiana: Lui è peggio di me con Adriano Celentano e Renato Pozzetto, Yuppies 2 con Ezio Greggio e Jerry Calà, e la saga di Vacanze di Natale ’90 e ’91 con l’inissidabile coppia Massimo Boldi e Christian De Sica (cinque in tutto i cinepanettoni a firma Oldoini).

Alla fine degli anni Novanta, “depresso” (parole sue) dall’etichetta di regista da commedia “di serie B”, sceglie la svolta televisiva, con le due serie di Dio vede e provvede e l’invenzione di Don Matteo, arrivata – leggenda vuole – durante un pranzo con l’ex direttore generale Rai e fondatore della Lux Vide Ettore Bernabei. L’intuizione di un sacredote detective “alla padre Brown” divenne realtà nel 1998, anche se con un attore e un nome diverso da quello desiderato dal suo inventore: Oldoini avrebbe preferito Lino Banfi a Terence Hill, e Teodoro a Matteo. Vinse solo su un dettaglio: il prete sarebbe andato in bicicletta e non in moto, come desiderato da Hill. Il successo di Don Matteo è proseguito fino a oggi, con la fiction che si prepara a tagliare il traguardo della quattordicesima stagione, orfana del suo “papà”. Oldoini lascia la moglie, Francesca Marra, aiuto regista e produttrice.