Ci sono film che sono “medicine”, altri che sono “ossessioni”. Paolo Virzì racconta a Concita De Gregorio i suoi film del cuore nel corso dell’intervista concessa a The Hollywood Reporter Roma dal set di Un altro Ferragosto.
Da Otto e mezzo a Voglia di tenerezza: i film preferiti da Paolo Virzì
“Guardo Otto e mezzo quando sono disperato, perché mi consola dalla ferocia della vita, poi Cinque pezzi facili di Bob Rafelson perché il personaggio di Jack Nicholson è il mio combattimento con i sentimenti, l’amore, i rapporti familiari, la ruvidezza, il non saper piangere e non sapersi innamorare. L’ho rapinato varie volte anche in questo film, e l’ho nascosto. Non vi dico dove. E poi ci sono i guilty pleasure, quelli cui non resisto: per esempio Voglia di tenerezza, quella scena tra Nicholson e Shirley MacLaine, quando lui le racconta della luna. O quella in cui Debra Winger rivede i figli sul letto dell’ospedale. Lo riguardo apposta, col fazzoletto in mano. Per piangere”.
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