Christopher Nolan, durante un’intervista rilasciata a Wired, ha dichiarato di capire perché alcuni potrebbero vedere il suo Oppenheimer, film sulla corsa alla creazione della bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale e sull’uomo che ha guidato quest’impresa negli Stati Uniti, come un “film horror”.
Il regista, sceneggiatore e produttore premio Oscar ha discusso l’importanza di J. Robert Oppenheimer e il suo ruolo nel Manhattan Project, che l’ha visto alla guida dell’attività di ricerca e sviluppo di armi nucleari, nel bel mezzo dell’Olocausto.
A un certo punto, tra discussioni su come l’intelligenza artificiale e gli sviluppi del nucleare siano diversi, sull’etica della Silicon Valley e sul perché Oppenheimer sia “l’uomo più importante mai vissuto”, Nolan ha ricordato una conversazione che ha avuto con un altro regista sul tono del suo film.
Oppenheimer: le reazioni del pubblico
“È un’esperienza intensa, perché è una storia intensa. L’ho fatto vedere a un regista, di recente, che ha detto che è una specie di film horror” racconta. “Non gli dò torto. Quando ho iniziato l’ultima fase di lavorazione del film, ho cominciato a sentire questo colore che non c’è negli altri miei film, che è solo buio. È lì. Il film lotta contro questo”. Parlando dei temi più difficili del film, il regista ha notato inoltre che, nelle prime proiezioni, ha visto “alcune persone lasciare la sala assolutamente devastate”.
“Non riuscivano a parlare. Insomma, c’è un elemento di paura nella storia e nel materiale. Ma l’amore dei personaggi, l’amore nelle relazioni è forte come l’ho sempre rappresentato”.
Riguardo a come quest’opera si collochi nella sua filmografia, Nolan si è detto d’accordo con la valutazione dell’intervistatrice, cioè che tutti i suoi lavori precedenti hanno portato a Oppenheimer. “Con tutti i miei film ho cercato di basarmi su quello che avevo imparato in precedenza”. È una storia che “è stata con me per anni”, ha spiegato, prima di aggiungere che il film cattura il “momento più drammatico della Storia”.
“Sono sollevato di averlo finito, in realtà” ha detto Nolan parlando dell’effetto che la lavorazione e il tema del film hanno avuto su di lui dal punto di vista emotivo. “Ma mi piace moltissimo guardare il film. Penso che lo capirete quando lo vedrete. C’è un complicato insieme di emozioni nel fatto di essere intrattenuto da cose orribili. Ed è qui che entra in gioco la dimensione horror”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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