La vita com’è. Come si fa a viverla? Ognuno lo fa come sa, con l’esperienza. Fidanzata in affitto è una commedia e non ha pretese di andare oltre o di impartire lezioni. Di vita, appunto. Eppure, come sa, lo fa. L’arte di vivere, come quella di cavarsela, è un divenire continuo. Ma se, come fossimo in The Truman Show, qualcuno da fuori muove le fila del nostro destino, queste arti non le praticheremo mai.
Il film con Jennifer Lawrence e Andrew Barth Feldman diretto da Gene Stupnitsky (The Office) ci mostra proprio la tenerezza di diventare grandi e imparare a cavarsela, la difficoltà per i genitori di smettere di facilitare le vite dei figli, la voglia di farcela con le proprie gambe. Tutto questo lo troviamo in una rom-com divertente e ottimista che asseconda, nei temi e nelle battute, i tempi cambiati. Che non sono più quelli né di Bridget Jones né di American Pie.
E poi, se non vi basta, c’è la scena di combattimento più assurda di sempre.
Fidanzata in affitto: trama e cast
Jennifer Lawrence è la prima attrice a ricevere quattro candidature agli Oscar entro i 25 anni (uno l’ha anche vinto per Il lato positivo nel 2017). Una novità vederla in Fidanzata in affitto, di cui è anche produttrice. Recita nei panni di Maddie, un’autista Uber a corto di soldi che accetta, a pagamento, di sedurre il figlio adolescente di una ricca coppia di New York. Questo perché Percy (Andrew Barth Feldman) il prossimo anno andrà al college e non può continuare ad essere uno “sprovveduto”. Anche e soprattutto per quanto riguarda il sesso.
Maddie, che ha accettato per salvare la casa dell’infanzia, si renderà presto conto che l’impresa non è facile come sembra. E che non sarà solo lei a insegnare qualcosa a quel teeneger all’apparenza imbranato, e poi determinato, ma sarà anche lui a trasmetterle qualcosa.
La rom-com e il confronto generazionale
Il trailer del film ha superato le 45 milioni di visualizzazioni nelle sue prime 24 ore online, una testimonianza di quanta attesa ci sia per questa commedia. Forse anche un’indicazione di quanto il pubblico ne abbia bisogno, in un panorama dominato da blockbuster gonfiati. Qualcuno ci sarà capitato perché è già stato anticipato che ci sono delle scene di nudo e Jennifer Lawrence ha già dichiarato di averle recitate senza paura dopo “un bel respiro profondo”.
Di certo questa rom-com potrebbe essere un esempio di come Hollywood sta cercando di adattarsi a una generazione di giovani attenti all’identità e agli “ismi”, che non ride più guardando commedie come American Pie, Molto Incinta, 40 Anni Vergine. Non ride più vedendo momenti di ammiccante misoginia, occasionale razzismo e omofobia affatto latente. E questo scontro generazionale, che rispecchia quello sullo schermo tra la trentaduenne Maddie e il diciannovenne Percy, rende esilarante tutto il film.
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