Maestro è stata la prima collaborazione della montatrice Michelle Tesoro con il regista Bradley Cooper, che interpreta il protagonista del film, il compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein, ora disponibile su Netflix. “Bradley ama stare in sala di montaggio”, osserva Tesoro e aggiunge che il loro lavoro si è sempre incentrato sul personaggio e sulla performance durante la visione dei suoi ciak: “Ogni volta che parlavamo della sua performance – o di quella di chiunque altro, se è per questo – non facevamo mai riferimento a lui come a “Bradley”. Abbiamo sempre parlato dei personaggi per quello che erano, dove ‘Lenny’ fa questo o quello”.
Tesoro, che ha lavorato al montaggio della serie Netflix La regina degli scacchi, ricorda il coinvolgimento di Cooper in ogni decisione del lavoro finale. “Man man facevamo delle prove le mostravamo anche agli assistenti e alla troupe degli effetti speciali”. E Cooper proiettava il film anche per amici e colleghi. “Voleva l’opinione di tutti”, aggiunge.
Il lavoro di Tesoro su Maestro
“Voglio sempre raccontare una storia che sia percepita come veritiera”, afferma Tesoro a proposito del lavoro sui biopic a cui non è estranea. Nel caso di Maestro, la storia non racconta la carriera di Bernstein ma la sua relazione con la moglie Felicia, interpretata da Carey Mulligan. “Bradley ha voluto concentrarsi sulla storia d’amore e su come questa abbia influenzato l’uomo”, spiega Tesoro.
Si pensi, ad esempio, alla memorabile scena in cui Bernstein dirige la Sinfonia n. 2 in do minore di Mahler, registrata nella Cattedrale di Ely in Inghilterra con la London Symphony Orchestra e il London Symphony Choir.
Nella scena precedente, Felicia, già separata dal marito, riflette sul loro rapporto. Tesoro osserva che quando il film arriva all’esecuzione, il montaggio consiste nel “guardare Bernstein e stare con lui mentre si lasciava travolgere dalla musica, il che è un modo per noi spettatori di capire perché lei è innamorata di lui… e per vedere cosa lo rende speciale e perché sia così innamorato della musica, innamorato di tutto, perché per lui la musica è tutto”. La maggior parte della scena prevede l’uso della ripresa ampia di Cooper che dirige l’orchestra. “Si è molto affascinati nel guardare non solo l’interpretazione di Bradley nei panni di Leonard Bernstein, ma anche questi veri musicisti”, afferma Tesoro.
La performance si conclude con la macchina da presa che mostra il maestro e l’orchestra alle spalle di Felicia. E afferma la montatrice: “È nel suo sguardo il culmine del motivo per cui lei lo ha sempre amato”.
Traduzione di Pietro Cecioni
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma