Meryl Streep vorrebbe tornare ancora una volta nei panni della dancing queen. Su Vogue l’attrice premio Oscar e alcune delle sue co-star hanno condiviso i loro pensieri su un possibile terzo film di Mamma Mia!. “Sono pronta a tutto”, ha dichiarato Streep. “Dovrò programmare un esame al ginocchio prima di girare, ma se c’è un’idea che mi entusiasma sono assolutamente disponibile”.
La produttrice Judy Craymer ha ammesso di essere stata “criticata sui social media per aver fatto fuori Meryl”, ma giura di non averlo fatto di proposito. “Streep era titubante all’idea di fare un altro film perché di solito non fa sequel”, ha aggiunto Craymer. “Ma so che ha amato tornare a girare le sue scene per Here We Go Again!. Ha sentito l’amore intorno a lei e la gioia di riunirsi con quelle persone, quindi penso che questo l’abbia resa più aperta alla prospettiva di un terzo film”.
Per quanto riguarda il modo in cui Donna tornerebbe per un altro sequel, l’attrice ha precedentemente elaborato alcune idee. “Ho detto a Judy che se riuscisse a trovare un modo per reincarnare Donna, sarei d’accordo”, ha spiegato l’attrice. “Oppure potrebbe essere come in una di quelle soap opera in cui Donna torna e rivela che in realtà è stata la sua sorella gemella a morire”.
Ma Streep non è l’unica star che vorrebbe riprendere il proprio ruolo per un altro film. Amanda Seyfried, Colin Firth, Pierce Brosnan, Dominic Cooper e Stellan Skarsgård hanno confermato che sono tutti disposti a farlo se ci sarà una “sceneggiatura abbastanza buona da darci un’altra possibilità”. Seyfried ha dichiarato: “Vi sfido a mostrarmi una sola persona che non voglia un terzo Mamma Mia!“.
“Mando un messaggio a Judy ogni due giorni: “Il numero tre quando?” ha aggiunto Cooper. “So che tutti noi moriamo dalla voglia di farlo e Meryl era decisamente dispiaciuta di non essere presente in gran parte del secondo film. Aveva capito che la storia andava avanti così, ma ricordo che mi disse: “Beh, non volevo essere morta”. E se Craymer volesse, “Mamma Mia 3 sarebbe già in cantiere. Deve essercene un altro perché la gente lo vuole”.
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