Poco più di un anno fa, Ant-Man and the Wasp: Quantumania era destinato a portare i Marvel Studios al livello successivo, grazie anche all’introduzione del nuovo “cattivo” che avrebbe posto le basi per una narrazione lunga diversi anni. E il film in sé rappresentava un gigantesco ingrandimento di un franchise che in precedenza era di portata modesta. Invece, il film diretto da Peyton Reed ha aperto un anno di passi falsi, fallimenti al botteghino e incubi nelle pubbliche relazioni.
Il flop è stato un territorio inesplorato per la Marvel, dopo 15 anni di titoli d’oro al botteghino.
Le nuove prospettive per la Marvel
La divisione della Disney sta vivendo tuttavia un febbraio piuttosto positivo, nonostante la cupezza generale che circonda il genere dei supereroi negli ultimi tempi. Il trailer Deadpool & Wolverine, andato in onda negli Stati Uniti durante il Super Bowl, è diventato il più visto di tutti i tempi, con 365 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Certo, i calcoli della Disney includono i 123 milioni di persone sintonizzate per la partita, ma i dati sono stati comunque incoraggianti dopo il rovinoso incasso di The Marvels, il più basso dei 33 film dell’MCU, con 206 milioni di dollari a livello globale.
Pochi giorni dopo la domenica del Super Bowl, a San Valentino, è stato svelato il cast di The Fantastic Four – Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Ebon Moss-Bachrach e Joseph Quinn – insieme a una grafica retrò che lasciava presagire un’ambientazione anni Sessanta per il film. E non si tratta di una scelta casuale. I Fantastici Quattro sono una pietra miliare della mitologia Marvel: lo scrittore Stan Lee e l’artista Jack Kirby hanno introdotto la squadra ne i Fantastici Quattro Numero 1 del 1961, il fumetto che avrebbe dato inizio all’Universo Marvel, quindi il lancio simbolico della nuova squadra ha un grande peso per la divisione cinematografica. Questa sarà la terza incarnazione dei Fantastici Quattro ad arrivare sul grande schermo, senza contare la versione di Roger Corman.
Il giorno dopo, la Marvel ha lanciato il trailer di X-Men ’97, un revival del cartone animato degli anni Novanta che debutterà a marzo. Il trailer ha stabilito un record interno alla Disney come il più grande lancio per una serie animata su Disney+, precedendo altri show Marvel come What If …? e tutte le serie animate di Star Wars.
I progetti già ultimati
Queste mosse pubbliche arrivano mentre il capo dello studio Kevin Feige ricalibra la direzione creativa dietro le quinte. All’inizio di febbraio, la società ha completato le riprese di Agatha: Darkhold Diaries, lo spinoff di WandaVision con Kathryn Hahn che dovrebbe arrivare su Disney+ in autunno. Di solito la società mette in conto cinque giorni di reshoots, ma lo studio ha completato il lavoro in uno solo, alimentando una sensazione positiva rispetto allo show, secondo quanto riferito da fonti associate alla serie.
Lo studio ha anche assunto in sordina Eric Pearson per la revisione della sceneggiatura di The Fantastic Four, che verrà girato quest’estate a Londra. Pearson è una figura di spicco dell’azienda che ha lavorato già a Thor: Ragnarok e a Black Widow. La posta in gioco per questo film è alta, poiché lo studio è ancora alla ricerca di personaggi e attori che possano portare avanti l’universo dopo le uscite di Robert Downey Jr. e Chris Evans.
La Marvel ha anche assunto Joanna Calo, la showrunner dell’acclamata serie FX The Bear, per lavorare alla sceneggiatura di Thunderbolts, come ha appreso The Hollywood Reporter. Le riprese del film inizieranno questo marzo ad Atlanta. La sua assunzione aggiunge un tocco di prestigio al progetto, che ha come protagonista Florence Pugh e – secondo una fonte che ha letto le bozze precedenti della sceneggiatura – è incentrato su cattivi e antieroi che partono per una missione che avrebbe dovuto concludersi con la loro morte.
La Marvel dopo Jonathan Majors
Gli Studios Marvel stanno anche risolvendo il problema creativo lasciato dalle vicende giudiziarie di Jonathan Majors. L’attore scritturato per interpretare il ruolo di cattivo principale nei prossimi film degli Avengers, ma che a dicembre è stato giudicato colpevole di aggressione e molestie da un tribunale di Manhattan. La Marvel ha abbandonato Majors poche ore dopo la condanna e sta riscrivendo i film, che ora ridurranno il personaggio o lo elimineranno del tutto.
Il primo dei nuovi film sugli Avengers, in uscita nel 2026, era inizialmente intitolato Avengers: La dinastia Kang, ma avrà un nuovo titolo per rimuovere il nome del personaggio, anche se le fonti dicono che anche prima della condanna di Majors, lo studio si stava muovendo per minimizzare il personaggio dopo che Quantumania aveva avuto un rendimento insufficiente, incassando 476 milioni di dollari.
Il futuro delle serie Marvel
Sul fronte televisivo, la Marvel ha riorganizzato le sue operazioni per consentire un maggiore controllo da parte degli showrunner, una mossa fatta dopo l’insuccesso critico della costosa serie di spionaggio con Samuel L. Jackson Secret Invasion, che ha messo da parte il produttore esecutivo Kyle Bradstreet dopo un anno, con varie fazioni creative che si sono contese la leadership. Lo show ha avuto circa 2,5 miliardi di minuti di visione nel corso delle sei settimane di programmazione, secondo Nielsen, posizionandosi nel terzo inferiore delle offerte Marvel live-action di Disney+.
“Quest’anno l’attenzione è rivolta all’interno”, afferma una fonte interna a proposito di tutti i lavori in corso dietro le quinte. I dirigenti non lo definiscono un reboot, nemmeno soft, ma piuttosto un ritocco creativo. Non è un segreto che dopo Avengers: Endgame, alla società è stato chiesto di scalare in un modo senza precedenti per alimentare il suo neonato servizio di streaming, Disney+, allora una priorità assoluta per la Disney, che era nel vivo della guerra dello streaming. Prima sotto la direzione dell’amministratore delegato Bob Iger e poi del suo effimero successore Bob Chapek, la Marvel si è espansa nelle serie televisive e nell’animazione, con l’obiettivo che il Marvel Cinematic Universe (MCU) diventasse un luogo con una processione apparentemente infinita di uscite annuali. Una richiesta che si è rivelata troppo ingombrante da sostenere.
“Alcuni dei nostri Studios hanno perso un po’ di concentrazione. Quindi il primo passo che abbiamo fatto è stato quello di ridurre il volume”, ha dichiarato Iger durante la conferenza stampa del 7 febbraio. “Abbiamo ridotto la produzione, in particolare alla Marvel”, per garantire che “i film che state facendo possano essere ancora migliori”.
Dopo la fine degli scioperi di Hollywood a novembre, lo studio ha ritardato Captain America: New World Order di sette mesi, al 14 febbraio 2025, per dargli il tempo di effettuare dei reshooting. Durante la conferenza stampa, Iger ha sottolineato che Captain America 4, interpretato da Anthony Mackie, è uno dei film Disney in uscita nel 2025 per il quale è più entusiasta. Non ha menzionato Blade, facendo ipotizzare uno spostamento della data di novembre 2025. È improbabile che la Marvel distribuisca quattro film in quell’anno, dato il mandato di Iger di ridurre i costi.
Tutto (o quasi) rimandato dopo il 2024
Il doppio sciopero degli sceneggiatori e degli attori, sebbene sia stato costoso per Hollywood, ha ironicamente dato alla Marvel un po’ di respiro. È stata in grado di riprogrammare i suoi film in modo che solo Deadpool & Wolverine uscirà nel 2024. E solo due serie – Echo e Agatha – sono in arrivo su Disney+ quest’anno. Altri film sono ancora in fase di sceneggiatura, mentre le serie tv (come Ironheart) sono state girate, ma non hanno una data di uscita in vista. Tutto questo è stato pensato per dare un po’ di respiro ai creativi e per dare al pubblico la possibilità di perdersi il MCU, solo un po’.
“Non hanno intenzione di arrendersi”, dice una fonte che ha lavorato con la Marvel nell’ultimo anno. “Vogliono realizzare qualcosa di grandioso”.
Traduzione Pietro Cecioni
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