What Happens Later, pubblicizzato come il ritorno di Meg Ryan alla commedia romantica dopo oltre un decennio, è il secondo film ad evitare il potenziale confronto con Taylor Swift.
Un giorno dopo la notizia che AMC Theatres distribuirà il film-concerto Taylor Swift: The Eras Tour nelle sale il 13 ottobre, Bleecker Street ha annunciato venerdì 1 settembre che What Happens Later – che Ryan dirige e di cui è anche protagonista al fianco di David Duchovny – salterà l’uscita in quel fine settimana per uscire tre settimane dopo, il 3 novembre. La Universal aveva già annunciato giovedì 31 agosto che il sequel horror L’esorcista – Il credente, anch’esso precedentemente previsto per il 13 ottobre, slitterà di una settimana per evitare la concorrenza.
“Insomma, ci prenderemo il nostro tempo. Siete pronti?” ha twittato la compagnia cinematografica Bleecker Street. “Meg Ryan pone fine ai suoi 14 anni di pausa dalle commedie romantiche e la #Megaissance inizia con What Happens Later, che ora arriverà nelle sale un po’ più tardi. In arrivo solo al cinema il 3 novembre!”.
Giovedì 31 agosto, AMC Theatres ha rivelato che il film di Swift ha stabilito un nuovo record di biglietti veduti in un solo giorno. Con 26 milioni di dollari incassati, ha battuto il precedente primato di 16,9 milioni di dollari di vendite nel primo giorno per Spider-Man: No Way Home del 2021. AMC è anche il distributore del film concerto nelle sale cinematografiche, e ha assoldato anche Cinemark e Regal Cinemas per proiettare il titolo della pop star negli Stati Uniti.
Il film dell’Eras Tour sarà proiettato per quattro fine settimana, e documenta la serie di concerti di enorme successo della cantante, che ha concluso le sue date statunitensi il mese scorso.
Basato sull’opera teatrale Stella cadente di Steven Dietz, invece, What Happens Later vede protagonisti Ryan e Duchovny nei panni di una coppia di ex-amanti che si ritrovano in un aeroporto più di vent’anni dopo la fine della loro storia d’amore. Ryan dirige il film, basato su una sceneggiatura scritta insieme a Dietz stesso e Kirk Lynn.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
