“Credi che dovrei diventare il loro manager?”. Ottobre 1961. Brian Epstein, che lavorava nel negozio di dischi di famiglia a Liverpool, si ritrova subissato di richieste di un 45 giri che un gruppo cittadino, i Beat Brothers, aveva inciso in Germania con Tony Sheridan. Ma Epstein quel disco non riesce a procurarselo e decide che è il caso di andare direttamente alla fonte. Così, con il suo assistente, Alistain Taylor, si reca al numero 10 di Mathew Street dove ha sede il Cavern Club, uno dei locali più attivi della scena Merseybeat della città.
Brian Epstein, un biopic per una leggenda
È lì che incontra un gruppo di ragazzini chiamati John, Paul, George e Pete (sì, perché un certo Ringo sarebbe arrivato qualche mese più tardi). Il resto fa parte della storia della musica del Novecento. Perché Brian Epstein di quel gruppetto beat com’era pieno all’epoca diventa il manager e nascono così i Beatles, la più grande band mai esistita. Tolti i giacchetti di pelle e infilate le giacche con il colletto alla coreana, Epstein modella l’immagine della band e suggella il loro incontro con uno dei più grandi geni musicali del secolo scorso: il produttore George Martin. Senza nessuna conoscenza pregressa dell’industria discografica, Brian Epstein crea qualcosa che prima non esisteva e fa scuola, oltre che storia.
Al suo ruolo determinante e al suo indubbio talento manageriale è dedicato un film, Midas Man – titolo azzeccatissimo – basato su una storia di Brigit Grant scritta a quattro mani con Jonathan Wakeham.
Dietro la macchina da presa Sara Sugarman che ha sostituito, a riprese già iniziate, Jonas Åkerlund, regista, tra i tanti, dei videoclip di Ray of Light di Madonna e Thelephone di Lady Gaga e Beyoncé. Una produzione nata nel 2020 e sulla quale Åkerlund – che avrebbe lasciato il progetto per una sovrapposizione di impegni lavorativi – ha dichiarato in un’intervista rilasciata al Guardian di aver lavorato per due anni facendo ricerche sulla vita privata e professionale del manager intervistando amici e familiari. Compreso Gerry Marsden di Gerry and the Pacemakers, altra band seguita da Epstein. “Mi ha raccontato storie che non sono mai state pubblicate e che inseriremo nel film” raccontava l’ormai ex regista al quotidiano inglese.
Midas Man, chi interpreta chi?
Il biopic racconterà come Brian Epstein sia salito alla ribalta gestendo una serie di artisti famosi tra cui i Fab Four e Cilla Black prima della sua morte improvvisa nel 1967 a soli 32 anni a causa di un mix di alcool e barbiturici. Ad interpretare il manager Jacob Fortune-Lloyd (The Queen’s Gambit, The Great e Star Wars: L’ascesa di Skywalker). Al suo fianco Emily Watson e Eddie Marsan, rispettivamente nei ruoli dei genitori di Epstein. Jonah Lees presterà il volto a John Lennon, Blake Richardson a Paul McCartney, Leo Harvey Elledge a George Harrison e Campbell Wallace a Ringo Starr. Mentre Adam Lawrence vestirà i panni di Pete Best e Charley Palmer Rothwell quelli di George Harrison. Jay Leno apparirà nel ruolo di Ed Sullivan.
Tutte le (travagliate) tappe produttive
La produzione, travagliata, è iniziata l’11 ottobre 2021 a Liverpool. Erano previste 12 settimane di riprese ma dopo l’uscita di scena di Åkerlund la macchina produttiva si è fermata. L’entrata in scena di Sugarman non ha portato all’aggiunta di nuove riprese che sono continuate negli Stati Uniti alla fine di gennaio 2022 prima di tornare nel Regno Unito. Ulteriori riprese si sono svolte l’11 e il 12 maggio 2023 a Blackpool. Midas Man è una coproduzione britannica tra Studio POW e Trevor Beattie Films e vede tra i prodottori anche da Er Dong Pictures, che distribuirà il film in Cina.
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