Rebel Moon, il cast: “Zack Snyder è senza regole, punk. Ci ha permesso di contribuire alla storia”

"Ha lasciato spazio per portare il nostro tocco personale", ha raccontato Charlie Hunnam, che insieme a Sofia Boutella e Djimon Hounsou erano alla première della nuova saga fantascientifica Netflix mercoledì 13 dicembre

Rebel Moon, un film che Zack Snyder ideò per la prima volta negli anni Ottanta, ha finalmente debuttato sul grande schermo mercoledì 13 dicembre, in anteprima allo storico Chinese Theatre di Hollywood.

L’epopea fantascientifica – divisa in due parti, con Rebel Moon – Parte prima: Figlia del fuoco in streaming su Netflix questo mese e Rebel Moon – Parte seconda: The Scargiver in arrivo ad aprile – segue un insediamento pacifico ai margini di una luna lontana, ma minacciato dagli eserciti di un governo tirannico. Kora (interpretata da Sofia Boutella) è una misteriosa sconosciuta nella colonia, ma rappresenta la loro unica speranza di sopravvivenza.

Snyder ha dichiarato a The Hollywood Reporter che di solito la prima significa potersi riposare e festeggiare la fine del film, ma questa volta tornerà al lavoro il giorno dopo per finire la seconda parte.

Rebel Moon, un po’ rock

Riguardo alla realizzazione di questo nuovo universo cinematografico, il regista di 300 sostiene di aver iniziato “con la storia, naturalmente. Poi però ho dovuto lavorare alla creazione di una mitologia che aiuti a determinare la mentalità delle diverse persone”, aggiungendo che “di questo, onestamente, molto non si vede nel film. Sono cose che ho inventato per dare un senso al tutto”.

Il cast del film, che include Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Charlie Hunnam, Michiel Huisman, Staz Nair, Doona Bae e Cleopatra Coleman, ha elogiato il processo creativo di Snyder. Boutella, ad esempio, ha ricordato il modo in cui il regista si divertiva e giocava a basket sul set.

“Io sono qui a sudare e a stressarmi per la mia scena e a chiedermi se ho capito tutto quello che sto facendo e se sarò abbastanza brava, e lui è lì che si diverte”, ha raccontato la star. “Mi sono detta: tanto vale che mi rilassi anch’io”.

Hunnam ha aggiunto che, sebbene Snyder abbia lavorato a questo film per più di 30 anni e abbia dovuto pianificare la maggior parte dell’universo, “ha lasciato molto spazio a noi per portare il nostro tocco personale e giocarci”. “Ha una sorta di processo punk rock, senza regole, rock ‘n’ roll, divertiamoci, sorprendiamoci l’un l’altro. Sono rimasto davvero sorpreso di quanto abbia permesso a tutti noi di contribuire”.

L’attore, che interpreta un mercenario e pilota di astronavi reclutato dal personaggio di Boutella, ha anche sottolineato quanto si sia legato al ruolo, spiegando che “mi sentivo come se volessi essere responsabile per lui, prendermi cura di lui e togliermi davvero dai piedi del personaggio per lasciargli fare quello che voleva. È stata una specie di possessione – non ho mai avuto questa esperienza, gli ho solo prestato il mio corpo e lui è impazzito. Si è lasciato andare e ha fatto quello che voleva sul set. È stato davvero molto divertente”.


Hounsou ha parlato con THR dei significati più profondi del film, rivelando che la storia “imita la nostra realtà in un modo che non avevo mai letto in nessuna sceneggiatura prima d’ora”, per come “affronta l’indottrinamento del continente africano nel corso dei secoli”.

“È un veleno geopolitico che tiene bloccato il continente”, ha proseguito. “È incredibile come questa storia mi parli in questo modo”. E conclude: “Decennio dopo decennio, molti leader che non erano leader per il loro popolo”.

Traduzione di Pietro Cecioni