Gale Anne Hurd, produttrice di Terminator, ha rivelato qual è la scena chiave che il regista James Cameron ha tagliato dal film del 1984 perché i finanziatori gli avevano imposto di includere dei suoi amici. Mercoledì 30 agosto la produttrice e scrittrice ha condiviso su X (precedentemente noto come Twitter) la scena in questione, che mostra come la Cyberdyne Systems, la società tecnologica responsabile dello sviluppo di Skynet, abbia ottenuto il chip del computer che entra nei Terminator.
“La HemdaleFilms del finanziatore di Terminator John Daly aveva un accordo con la OrionPictures ma non aveva ancora fatto un film di successo (la situazione è cambiata con il nostro film e con Platoon)”, ha scritto Hurd, che è stata sposata con Cameron dal 1985 al 1989. “Hanno insistito perché usassimo amici del finanziatore e non attori in questa scena, e così ce l’hanno rovinata”.
Hurd ha aggiunto che gli amici del finanziatore avrebbero ricevuto una paga da attori in base al Taft–Hartley Act. “Penso che abbia insistito per farli partecipare al film perché gli era stato promesso un ritorno sull’investimento”, ha detto di Daly, morto nel 2008. “Lui non ha mai creduto che il film sarebbe stato un successo”.
They were paid as actors, via the #TaftHartley act. I think he insisted they be in the film because the financiers were promised a return on their investment and had yet to receive one. Daly never believed the film would be a success.
— Gale Anne Hurd (@GunnerGale) August 30, 2023
Quando un fan ha chiesto perché Cameron avesse tagliato la scena, dal momento che gli attori sembravano “a posto dal punto di vista della performance”, Hurd ha risposto: “Jim (fortunatamente) non si è mai accontentato della sufficienza, nemmeno all’epoca!”.
Terminator ha finito per riscuotere un enorme successo, aprendo la strada a cinque sequel e lanciando la carriera di Arnold Schwarzenegger.
La star del film ha anche recentemente affermato che Terminator ha predetto il futuro dell’intelligenza artificiale, un argomento controverso a Hollywood. “Oggi tutti sono spaventati da questa tecnologia, da dove andrà a finire”, ha dichiarato in occasione di un evento tenutosi a giugno. “E in questo film si parla di macchine che prendono coscienza di sé e prendono il sopravvento”.
E ha aggiunto: “All’epoca avevamo a malapena scalfito la superficie dell’IA, l’intelligenza artificiale. Pensateci. Ora, nel corso dei decenni, è diventata una realtà. Quindi non è più una fantasia o un’idea futuristica. È qui, oggi. E sta in questo la straordinaria scrittura di Jim Cameron”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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