Elvis, Elvis, Elvis: ecco perché Priscilla è un film molto triste

Priscilla di Sofia Coppola, in concorso a Venezia 80, è il ritratto di una ragazza (poi di una donna) al tempo stesso abusata e idealizzata, trattata come una regina ma sotto sotto considerata una schiava. E all'ombra del re del rock'roll rimane, a visione terminata, un senso di disagio

Il male non esiste: ecco la resa dei conti con la natura (poetica, tragica e imprevedibile)

Non è solo il il film più bello ma anche il più coraggioso del concorso veneziano quello di Ryusuke Hamaguchi: un modello di originalità, economia, semplicità nella complessità. Mai così attuale come adesso, tra incendi dolosi e orse ammazzate

Mostri in Laguna: paura e delirio su Favino (ma qualcuno si è andato a vedere cosa ha detto davvero?)

Tutti dicono e scrivono la stessa cosa sull'esternazione in merito ai "ruoli italiani agli italiani". Ma a ben vedere, il vero tema è quello della supremazia delle cinematografie e dell'incapacità dell'industria italiana di sedersi al tavolo

Priscilla Presley si commuove ricordando Elvis. “È come se non ci fossimo mai lasciati”

“Mi esprimeva la sua opinione, speranze, paure e mi parlava della perdita di sua madre. Ero la persona che si sedeva lì, accanto, per ascoltarlo e confortarlo. Quella era la nostra connessione": parola dell'attrice e vedova del re del rock'n'roll, venuta a Venezia insieme a Sofia Coppola

Il cielo sopra Tokyo: il Giappone manda Perfect Days di Wim Wenders a correre per gli Oscar 2024

Il delicato dramma ambientato nella capitale nipponica vede protagonista Koji Yakusho - premiato a Cannes come miglior attore - nei panni di un uomo semplice e dignitoso che lavora come addetto alle pulizie dei bagni

Venezia, il cinema, la moda, il futuro: eccolo, il “Lido dei sogni” di The Hollywood Reporter Roma

È un numero monografico speciale, è una rivista che sogna di diventare libro, è un omaggio alle ottanta edizioni della Mostra del Cinema e insieme alla storia di THR, che ha cento anni ed è stata qui, al festival, dal principio. Dove parlano i grandi del Novecento, i fuoriclasse, poi i loro figli, di sangue e d’arte, dove ritroviamo il passato e incontriamo il futuro delle realtà virtuali. Scopritelo insieme a noi

De l’amour perdu, Sorrentino produttore per una storia d’amore, di fede, di guerra (e di suore)

Il corto di Lorenzo Quagliozzi, alla Settimana della Critica, è il primo progetto della Numero 10, la neonata casa di produzione del premio Oscar. "Paolo è stato il primo a darmi la possibilità di capire come funzioni un set"

The Caine Mutiny Court-Martial: l’ultimo, spavaldo e profetico film di William Friedkin a Venezia 80

Jake Lacy e Kiefer Sutherland protagonisti dell'adattamento dell'opera teatrale di Herman Wouk. Opera finale del grande regista de L'esorcista, scomparso lo scorso agosto a 87 anni

Con la grazia di un Dio, Alessandro Roia: “Esordire alla regia per ritrovare me stesso”

"Pensavo fosse frustrazione per la mia carriera di attore. E invece mi sono reso conto che non mi bastava più apparire. Volevo far parte di tutto il processo" racconta l'interprete che debutta dietro alla macchina da presa con un film presentato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori

Populismo, criminalità finanziaria, migrazioni: così il cinema alla Mostra scopre la grande politica

Tra i lavori migliori visti a Venezia 80 ecco due film che affrontano temi centrali e inafferrabili: da un lato i populismi e la deriva demagogica delle democrazie europee, dall’altro le strutture evanescenti del capitale finanziario. Sono Explanation for Everything dell'ungherese Gabor Reisz e The Killer di David Fincher. Aspettando Io Capitano, di Matteo Garrone...

L’avamposto: una clip in esclusiva del documentario di Edoardo Morabito

L'opera, presentata come evento speciale durante le Giornate degli Autori di Venezia 80, è una produzione Dugong Films con Rai Cinema distribuita per l’Italia da Luce Cinecittà

Giornate degli Autori Day 6: da Con la grazia di un dio a Snow in Midsummer, istruzioni per l’uso

Il programma completo di lunedì 4 settembre, la sesta giornata di programmazione delle GdA: dall'esordio alla regia di Alessandro Roia al film di Chong Keat Aun

La teoria del tutto: e la fisica quantistica in bianco e nero diventò un thriller degno di Hitchcock

Film di grande fascino, fotografato in un bianco e nero bellissimo, Die Theorie von allem del tedesco Timm Kröger - in concorso - rischia di scombinare le previsioni dei bookmaker festivalieri: con atmosfere che vanno da Hitchcock al Terzo Uomo, è un mystery movie nervoso (e politico) che trascolora nella fiaba

David Fincher ed il suo Killer: freddi, ossessivi, da manuale. In tutti i sensi

L'ultima fatica dell'autore di Seven, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Button ed il titanico Mank è fredda come il suo protagonista. Per lui l'omicidio è un esercizio di pazienza e di precisione. Così come per il regista lo è realizzare questo film, in concorso alla Mostra. Entrambi rischiano di annoiare

Incidente in moto per Mathieu Kassovitz: “E’ grave”

Il regista di "L'odio" coinvolto in uno scontro sul circuito automobilistico di Monthlery, vicino a Parigi. Lo ha riferito l'emittente Bfm, secondo cui il cineasta è stato trasferito d'urgenza nell'ospedale di Kremlin-Bicetre

  • Film
  • Di THR ROMA

Tatami: Israele e Iran sul ring contro il regime, per la prima volta insieme. “Nel nome della libertà”

In concorso a Orizzonti, il dramma ambientato nel mondo del judo è stato girato in segreto a Tblisi, nella capitale della Georgia. I due registi, l'israeliano Guy Nattiv e l'iraniana Zar Amir: "Abbiamo scelto il bianco e nero perché la vita di chi sfida il regime non è a colori"

Venezia 80: David Fincher parla degli scioperi di Hollywood: “Capisco entrambe le parti”

La protesta attualmente in corso a Hollywood ha obbligato il regista a presentare il suo ultimo film di Netflix al Lido rinunciando alla presenza del protagonista, Michael Fassbender

Altri vampiri: sono i “pupazzi” di The Vourdalak, favola nera e anti-patriarcato del francese Adrien Beau

Presentata alla Settimana della Critica, l'opera è tratta dal racconto di Aleksey K. Tolstoy: "L'abbiamo distrutto e ricomposto come un puzzle per renderlo specchio dei nostri tempi"

“Con i miei vampiri umanisti vi porto un racconto luminoso sulla morte. E sul bisogno di essere amati”

"Sono figure attraenti, c'è una sottile linea tra attrazione e repulsione: è un bel terreno di gioco", racconta a THR Roma Ariane Louis-Seize, la regista di Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person, in concorso alle Giornate degli Autori. "Le mie ispirazioni? Nosferatu e Jarmusch"

Lily Gladstone su Yellowstone: “È una serie delirante e deplorevole”

L'attrice nativo-americana, star dell'ultimo film di Scorsese, all'attacco sullo show Paramount: "Sarebbe bello se le storie di nativi venissero narrate dai nativi stessi. Senza di loro la storia americana non esisterebbe"