Il 3 settembre si terranno due importanti appuntamenti degli Autori per affrontare le molteplici sfide future verso la complessità di uno scenario tecnologico sempre più sfaccettato. Alle ore 14.00, nell’Hotel Excelsior – Italian Pavilion, gli autori di tutto il mondo si riuniscono per rilanciare a Venezia la Déclaration des Cinéastes a tutela dello status di autore e dei diritti morali sull’opera.
Le associazioni italiane e francesi degli autori ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), 100autori, WGI (Writers Guild Italia), SRF (Société des realisatrices et réalisateurs de films) e ARP (Auteurs Realisateurs Producteurs) unite per la prima volta a Venezia. Per ribadire univocamente il ruolo dell’autore nel processo di creazione e realizzazione dell’opera e per solidarizzare con i loro colleghi americani che si battono per gli stessi principi, organizzano l’incontro “Dichiarazione dei cineasti – Atto II”.
A maggio, i registi francesi hanno pubblicato la Déclaration des Cinéastes che rivendica il diritto alla piena paternità delle opere; l’equa redistribuzione dei proventi e l’immediata regolamentazione dell’Ia. L’incontro di Venezia mira a proseguire il dibattito iniziato al Festival di Cannes con i colleghi di tutto il mondo, che dopo essere ritornati nei loro paesi hanno convinto le loro organizzazioni a sottoscrivere la Déclaration, a lottare per l’affermazione dei principi in essa contenuti, sostenendo anche gli sceneggiatori, i registi e gli attori che scioperano negli Stati Uniti per le stesse rivendicazioni.
“Dobbiamo impedire che la creatività e l’esperienza di chi fa questo lavoro sia sostituita dai modelli matematici e che i pochi players che controllano la produzione mondiale cancellino i diritti morali degli autori e impongano condizioni economiche inaccettabili e insostenibili. Una resistenza, quella degli autori, che non può essere affrontata soltanto in ambito nazionale, ma necessita di un respiro internazionale e un’alleanza strategica con i “veri” produttori indipendenti.”, afferma Francesco Ranieri Martinotti (presidente ANAC e moderatore dell’incontro).
“La nostra battaglia non riguarda solo la difesa del cinema o della cultura. È una battaglia sociale e di civiltà, un momento cruciale della nostra storia. Il nostro ruolo è quello di offrire ai cittadini punti di vista liberi e molto diversi sul mondo, non opere standardizzate, che presto saranno create dall’Ia, restringendo la nostra capacità di comprendere un mondo complesso. L’Ia come strumento al servizio dell’uomo, sì, ma l’Ia come padrone dell’uomo, no, e padrone del pensiero, mai!”, dichiara Radu Mihaileanu (Vicepresidente dell’ARP).
“Dopo anni di crescita euforica delle produzioni di film e serie tv, soprattutto per volontà degli streamers, stiamo attraversando un particolare momento di decrescita. Una crisi evidente dell’industria audiovisiva che forse per la prima volta trascina con sé rilevanti temi riguardanti non solo gli asset economici per noi autori, ma che investe la libertà e la nostra creatività, messe a rischio dall’ingerenza eccessiva di certe dinamiche produttive, dall’assenza di diritti, e per ultimo da temibili utilizzi non regolamentati dell’Ia. Serve ripensare il modello produttivo e distributivo, migliorare le condizioni di un sistema che ci renda felici e soddisfatti, lottando affinché gli autori diventino anche in Europa centrali nel processo creativo e industriale.”, così si esprime Giacomo Durzi (100autori e Vicepresidente Giornate degli Autori).
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