La capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi, ha presentato un progetto per la costruzione di un’enorme complesso di studi cinematografici. Annunciato dall’hub mediatico statale twofour54, il progetto, chiamato twofour54 studios e il cui completamento è previsto per il 2025, si estenderà su 400.000 metri quadrati. Sono previsti 11 palchi, una cisterna d’acqua esterna di 3.000 metri cubi e sei set fissi, oltre a 7.000 metri quadrati di uffici e ad altre strutture di produzione.
Abu Dhabi si è già trasformata in uno sfondo molto usato per le maggiori produzioni di Hollywood e Bollywood: Dune, Star Wars e Fast and Furious l’hanno sfruttata come location. Più di recente, alcune scene principali di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno sono state girate nell’Emirato. La costruzione dei palchi, tuttavia, suggerisce la speranza che possa diventare una destinazione importante per i progetti internazionali, al di là delle riprese in loco.
Abu Dhabi e il futuro delle produzioni cinematografici
Quest’iniziativa si va ad inserire in un contesto particolare. Negli ultimi anni, la vicina Arabia Saudita ha iniziato a emergere come una delle principali location a livello globale, grazie alle importanti risorse del Paese, che ha investito molto sia nelle strutture che nel marketing. Al momento, sono in costruzione studi nella regione storica saudita di AlUla, dove recentemente è stato girato il film d’azione Kandahar di Gerard Butler, e a Neom, che ha fatto da sfondo a gran parte del film Desert Warrior di Antony Mackie, che si pensa sia il più costoso mai girato nel Paese.
Per pura coincidenza, Wayne Borg, attualmente direttore delle IndustrieMedia, dello spettacolo, della cultura e della moda di Neom, che sta guidando il progetto per far si che questa città diventi un polo produttivo, è stato in precedenza direttore commerciale di twofour54. “twofour54 ha gestito migliaia di produzioni negli ultimi 15 anni, costruendo un curriculum convincente e acquisendo una profonda conoscenza delle esigenze dell’industria cinematografica mondiale”, ha dichiarato Mark Whitehead, Ceo di twofour54.
“Facendo leva su questa preziosa esperienza, twofour54 ha individuato un’opportunità nella regione del MENA (Medio oriente e nord Africa, ndr): la domanda per una destinazione di produzione organizzata e pronta per il futuro. Rimaniamo saldi nella nostra missione di promuovere la creatività, coltivare i talenti e fornire una piattaforma di livello mondiale dove i visionari possono dare vita ai loro sogni cinematografici”.
Traduzione di Pietro Cecioni
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