Il MIPCOM Cannes 2023, mercato televisivo internazionale, prende il via oggi sullo sfondo delle violenze in Medio Oriente con la guerra tra Israele e Hamas, il conflitto in corso in Ucraina e un’industria televisiva mondiale che ha visto crollare i suoi modelli di business, costruiti sulla prospettiva dei ricavi globali dello streaming.
Quest’ultima questione è irrilevante di fronte alla gravità delle due guerre ai confini dell’Europa, ma sarà probabilmente quella avvertita più chiaramente dai dirigenti del settore sulla Croisette, arrivati a Cannes per cercare di capire come superare la crisi in arrivo (o già in essere).
“È andata male. E tutti quelli con cui ho parlato si aspettano che la situazione peggiori”, dice Ida Martins, CEO del gruppo europeo di vendite indie Media Luna. “L’anno scorso, dopo il COVID, [al MIPCOM] c’era speranza. Ma adesso sembra tornata una grande depressione”.
La causa principale del calo è da ricercare negli streamer, che hanno ridotto la spesa per i contenuti originali spostando i propri interessi dalla crescita degli abbonati ai profitti. Ma il declino è visibile quasi ovunque, con le pay-TV e le reti commerciali – e in misura minore le emittenti pubbliche – che hanno tagliato le commissioni e i budget. L’unica cosa che non diminuisce sono i costi di produzione, che continuano a salire, mettendo ulteriormente sotto pressione i produttori. Sia quelli indipendenti che quelli che godono del sostegno degli studios.
Gli interventi dei grandi studios al MIPCOM di quest’anno – l’amministratore delegato di Paramount Global Bob Bakish e il presidente di Warner Bros Discovery International Gerhard Zeiler – saranno seguiti con attenzione per capire come le major si stiano adattando al cambiamento di clima.
Molti immaginano che la riduzione dei budget dei network e degli streamer spingerà gli acquirenti verso modelli di coproduzione, in cui uno stesso show viene commissionato da un gruppo di canali o piattaforme in territori diversi, che ne condividono costi e rischi.
La scorsa settimana durante il MIA, il mercato televisivo italiano, otto emittenti pubbliche del Nord Europa – la tedesca ZDF, l’olandese NPO, la belga VRT, la svedese SVT, la danese DR, la finlandese YLE e la norvegese NRK – hanno annunciato una nuova collaborazione, battezzata New8, per commissionare e coprodurre insieme otto fiction di alto livello ogni anno.
La partnership, che dovrebbe durare inizialmente tre anni, dovrebbe produrre il suo primo show quest’anno, per un lancio previsto nel 2024.
Il modello di coproduzione è alla base di molte fiction di alto livello sviluppate da mega-indies come Fremantle e Banijay e di molti dei titoli più interessanti proposti quest’anno al MIPCOM. Tra questi, lo psicodramma storico Mary & George, interpretato da Julianne Moore e dall’attore britannico Nicholas Galitzine (Red, White & Royal Blue di Prime Video), realizzato dal canale europeo a pagamento Sky Atlantic di NBCUniversal e AMC Networks, con NBCUniversal Global incaricato delle vendite nei restanti territori in tutto il mondo.
Sul mercato anche The Famous Five, il nuovo adattamento di Nicholas Winding Refn dell’amato classico d’avventura per bambini di Enid Blyton, coprodotto da ZDF e BBC, con BBC Studios che si occupa delle vendite globali.
La tedesca Beta Film, specializzata in coproduzioni, ha inaugurato il MIPCOM con la grande prevendita tedesca del suo nuovo dramma romantico Maxima, storia d’amore tra l’argentina Maxima Zorreguieta e Willem-Alexander, meglio conosciuto come il Re e la Regina dei Paesi Bassi. La principale rete commerciale tedesca RTL Germany si è accaparrata i diritti per la prima stagione di sei episodi della serie, prodotta da Millstreet Films per il servizio OTT Videoland di RTL Olanda. Beta, che ha presentato un’anteprima della serie in occasione dell’evento MIPCOM di domenica sera, sostiene che diversi altri territori siano in trattativa.
L’attenzione ai costi potrebbe spingere gli acquirenti verso formati di reality e intrattenimento, di cui a Cannes ci sarà un’abbondante offerta: dal nuovo quiz show in prima serata The 1% Club di BBC Studios a Hot Yachts, il reality show non sceneggiato di Paramount+ U. K., che ha già fatto il giro del mondo. E ancora K, ambientato nel mondo della nautica di lusso della Florida meridionale, distribuito da Fifth Season e Shaolin Heroes, la serie d’avventura non scritta di Banijay, prodotta dai danesi Metronome, in cui le celebrità si immergono in un intenso programma di allenamento di kung-fu sotto la guida di due maestri Shaolin.
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