Ogni speranza che The Flash potesse riprendersi dal suo disastroso esordio del 16-18 giugno è stata infranta quando il film di punta della Warner Bros. e della DC è finito in un precipizio nel suo secondo weekend di programmazione. È crollato del 72,5%: il secondo peggior calo di sempre per un film di supereroi hollywoodiani al botteghino nazionale dopo Morbius, che l’anno scorso è sceso del 73,8% nel suo secondo fine settimana.
Gli addetti ai lavori della Warner non hanno nemmeno cercato di sorvolare sulla situazione, affermando che il film è stato rifiutato in blocco dagli spettatori (lo studio aveva previsto un calo del 50-55%). In vista dell’estate, si prevedeva che The Flash sarebbe stato uno dei protagonisti del box office (avrebbe dovuto incassare ben al di sopra dei 500 o 600 milioni di dollari a livello globale). Ad aprile, l’amministratore delegato della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, si era spinto a dire che The Flash era il miglior film di supereroi che avesse mai visto, alimentando le aspettative.
Tuttavia, quello di cui sopra non è stato l’unico grande fallimento di fine giugno. La pellicola d’animazione Elemental, lanciata insieme a The Flash nel fine settimana del 16-18 giugno, ha registrato un debutto da 29,6 milioni di dollari, il più basso nella storia della Pixar.
Gli scoraggianti dati al botteghino
Questa turbolenza di mezza estate significa che i ricavi della stagione potrebbero non raggiungere, come invece era previsto, i 4 miliardi di dollari del livello pre-pandemia. Tutto ciò, poi, fa riporre ulteriori aspettative sulla sfilza di titoli di punta degli studios hollywoodiani in uscita a luglio: a cominciare da Indiana Jones e il quadrante del destino – che sarà in sala a partire dalla festività del 4 luglio -, passando per Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno, il 12 luglio e finendo con Oppenheimer e Barbie il 21 luglio.
“Quest’estate è come uno stress test”, afferma un alto dirigente di uno studio, che aggiunge che il 15% degli spettatori abituali non è ancora tornato al cinema dopo la pandemia, a causa della crescita dello streaming e delle preoccupazioni finanziarie crescenti. La scoraggiante percentuale si alza ancor di più se si prendono in considerazione alcuni generi, come i film per famiglie o quelli destinati agli spettatori più adulti. La speranza è che quest’estate Hollywood riesca a riconquistare coloro che sono ancora assenti ingiustificati dalle sale.
“Non c’è nulla di più normale degli alti e bassi di una stagione cinematografica estiva dinamica come quella del 2023”, afferma Paul Dergarabedian, analista di Comscore. “Nonostante la buona promozione di molti dei film in uscita, prevedere l’esito finale della stagione cinematografica estiva è un’impresa davvero difficile”.
I dati di inizio estate
L’estate era iniziata alla grande con Guardiani della Galassia Vol. 3 di Marvel e Disney, che aveva guadagnato più di 832 milioni di dollari al botteghino globale. Tuttavia, le cose si sono subito complicate. Fast X della Universal, dal debutto nella seconda metà di maggio, ha guadagnato 144,8 milioni di dollari negli Stati Uniti, ottenendo il peggior risultato degli ultimi anni per la saga. La pellicola, però, ha fatto scintille all’estero, arrivando ad incassare la rispettabile cifra di 711 milioni di dollari a livello globale.
È successo invece il contrario con il live-action Disney La Sirenetta. Il film ha guadagnato 273,2 milioni di dollari finora in Nord America, diventando il terzo miglior risultato della stagione estiva negli Stati Uniti dopo Guardiani della Galassia Vol. 3 (352,2 milioni di dollari) e il successo di Sony Spider-Man: Across the Spider-Verse (323,2 milioni di dollari). La Sirenetta, tuttavia, ha deluso all’estero, in parte a causa di numerose reazioni razziste per la scelta di un’attrice nera per il ruolo di Ariel. L’attuale bilancio globale del film è di 229,8 milioni di dollari.
Dopo Guardiani della Galassia Vol. 3, che ha esordito sulla scia dell’inaspettato blockbuster primaverile Super Mario Bros. Il Film, gli analisti hanno iniziato a prevedere che gli incassi nazionali estivi potessero superare i 4 miliardi di dollari per la prima volta dopo la pandemia, e arrivare non troppo lontano dai 4,34 miliardi di dollari dell’estate 2019. Tali previsioni, però, sembrano essersi fermate quasi subito. Secondo Comscore, gli incassi dell’estate finora (1 maggio-2 giugno) sono solo dell’1,8% superiori a quelli dell’anno scorso: in calo del 14,9% rispetto al 2019.
La questione Indiana Jones
I dirigenti degli studios hollywoodiani, insieme agli analisti, fanno notare che il box office estivo è sempre stato caotico e che nessuno è (ancora) in modalità panico. “Ci sono sempre stati titoli che hanno avuto risultati al di sopra delle aspettative e altri al di sotto delle aspettative, ma The Flash è così visibile”, dichiara un dirigente di uno studio di Hollywood. “Siamo sensibili e ipervigili in questo momento. Ad ogni modo, se Indiana Jones dovesse incassare meno di 50 milioni di dollari questo fine settimana, dovremmo cominciare ad allarmarci. Io lo immagino nella fascia dei 60 milioni di dollari e oltre”.
Resta da vedere se la saga di Indiana Jones riuscirà ad attirare i giovani adulti, ovvero la fascia d’età che in generale dopo la pandemia ha sostenuto maggiormente i botteghini. La Disney e la Lucasfilm hanno fatto di tutto per promuovere Indiana Jones e il Quadrante del Destino, presentando anche il film in anteprima al Festival di Cannes, dove Harrison Ford ha ricevuto la Palma d’Oro d’onore.
Il franchise è stato un successo al botteghino per tutti gli anni Ottanta prima di prendersi una lunga pausa. È stato ripreso nel 2008 con Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, che ha visto la partecipazione di Ford in coppia con Shia LaBeouf. Il film aveva esordito con un incasso di 100 milioni di dollari negli Stati Uniti e aveva guadagnato 790 milioni di dollari a livello globale.
I tempi sono cambiati. Per Indiana Jones e il quadrante del destino si prevede un esordio nazionale più modesto, che si aggira intorno ai 65 milioni di dollari. Una delle sfide principali sarà convincere il pubblico più adulto, quello a cui è maggiormente rivolto il film, ad andare a vederlo al cinema.
Botteghino vs streaming
Eric Handler, analista di Wall Street, è dell’idea che i film di punta continuino a registrare buoni risultati, ma che le pellicole di medio livello rappresentino ancora un problema, perché è possibile fruirne anche da casa. “Non si può replicare Guardiani della Galassia o Avatar a casa. Ma se si prende un film come The Machine o About My Father, o anche Fidanzata in affitto, le prospettive cambiano. Credo che la gente sia diventata più selettiva”, afferma.
Handler ritiene inoltre che lo sciopero degli sceneggiatori stia danneggiando il botteghino, dal momento che non ci sono talk show di tarda serata, che da tempo venivano utilizzati per promuovere i film. “Prendete un film come Transformers – Il risveglio, dove i robot sono doppiati da star come Anthony Ramos e Pete Davidson. Hanno un alto gradimento e avrebbero potuto partecipare agli show di tarda serata”, afferma Handler, in linea col pensiero degli addetti al marketing degli studios.
Molti si aspettano che Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno e Barbie di Greta Gerwig realizzino grandi incassi al botteghino di luglio. Oppenheimer di Christopher Nolan, un dramma per adulti, invece, potrebbe avere una crescita più lenta. E anche se Insidious: La Porta Rossa non si qualifica come film di punta, è un’altro titolo di luglio da tenere d’occhio.
Il caso di Mission: Impossible
Per Mission: Impossible si prevede un lancio da 65 milioni di dollari o più nel Nord America. Il fine settimana successivo, Barbie potrebbe debuttare con una cifra compresa tra i 70 e gli 80 milioni di dollari, secondo le stime. Per Oppenheimer è previsto un esordio nazionale sui 40 milioni di dollari.
Giovedì 29 giugno, la star di Mission: Impossible Tom Cruise aveva fatto personalmente appello ai fan affinché andassero a vedere i film rivali Indiana Jones, Barbie e Oppenheimer. L’estate scorsa, Top Gun: Maverick dello stesso Cruise aveva rappresentato un momento decisivo per la ripresa del botteghino, conquistando tutte le fasce di pubblico, compresi i più anziani. Steven Spielberg aveva persino attribuito a Cruise e al sequel di Top Gun il merito di aver “salvato il culo a Hollywood”.
“Quest’estate è piena di film straordinari da vedere nelle sale”, aveva scritto Cruise in un post su Instagram che lo ritraeva in piedi con lo sceneggiatore e regista di Dead Reckoning Christopher McQuarrie davanti alle locandine del quinto film di Indiana Jones. “Questi sono solo alcuni dei film che non vediamo l’ora di vedere sul grande schermo”.
Non tutti sono ottimisti come l’attore, però. Una fonte riassume la situazione in questo modo: “C’è molta pressione sulla seconda metà dell’estate”. Un addetto ai lavori esprime la preoccupazione che i ricavi estivi a livello nazionale possano essere inferiori ai 3,4 miliardi di dollari dell’anno scorso, il che, dice la fonte, “non sarebbe affatto positivo”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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