Box Office Francia: ripresa più rapida rispetto al periodo pre-Covid. Ma gli incassi sono ancora in calo

Super Mario Bros. - Il film e Barbie sono in cima alle classifiche francesi dell'anno, ma i film francesi rappresentano il 40% degli ingressi totali, grazie alla "diversità delle opere offerte, e all'impegno dei nostri cinema"

La Francia ha chiuso l’anno cinematografico con una nota positiva, registrando 181 milioni di ingressi in sala per il 2023, con un balzo del 18,9% rispetto al 2022.

Le cifre ufficiali del botteghino, pubblicate martedì 2 gennaio dall’ente cinematografico statale CNC (Centre National du Cinéma et de l’İmage Animée), presentano ancora un calo a due cifre (13,1%) rispetto alla media degli ingressi negli anni pre-Covid tra il 2017 e il 2019. Ma la ripresa della Francia è stata più rapida e solida di quella di molti altri territori.

Le stime della società di analisi del box office Comscore mostrano che gli incassi statunitensi del 2023 fino alla fine di novembre erano ancora inferiori del 21% rispetto alle medie pre-Covid del periodo 2017-2019. Il Regno Unito ha mostrato un calo del 13% rispetto al periodo pre-pandemia. La Germania ha registrato 83 milioni di ingressi fino a novembre 2023, con un calo del 14% rispetto alla media 2017-2019. L’Italia è scesa del 22%, la Spagna del 24% e la Corea del Sud del 47%.

I film statunitensi hanno conquistato la vetta della classifica degli ingressi nelle sale francesi nel 2023, guidata da Super Mario Bros. – Il film della Universal Pictures, che ha totalizzato 7,15 milioni di spettatori, seguito da Barbie della Warner Bros. con 5,8 milioni e da Avatar – La via dell’acqua della Walt Disney con 5,18 milioni. L’unico titolo francese ad entrare nella top five è stato Asterix & Obelix – Il regno di mezzo di Guillaume Canet, l’ultimo dei film live-action tratti dalla serie a fumetti, che ha attirato 4,48 milioni di spettatori francesi.

In Francia “trainano” gli Stati Uniti

Ma una serie di successi di medio livello, tra cui la commedia 2 matrimoni alla volta dei registi Philippe Lacheau e Marc David, il film in due parti I tre moschettieri di Martin Bourboulon e il contendente agli Oscar Anatomia di una caduta di Justine Triet, hanno contribuito a far salire le presenze francesi a 72 milioni nell’anno, una quota del 40%.

Il presidente del CNC Dominique Boutonnat ha attribuito il successo della Francia alla “diversità delle opere offerte, in particolare i film francesi, e all’impegno dei nostri cinema”. Il 2023 è stato il primo anno post-Covid in cui non ci sono state restrizioni sanitarie per i cinema in Francia.

I cinema hanno goduto di una forte stagione estiva, aiutati dal fenomeno “Barbenheimer”, con gli ingressi che a luglio hanno raggiunto i 13,8 milioni, con un aumento del 9,3% rispetto alle medie pre-Covid, e un calo dell’1,3% ad agosto con 10,5 milioni.

Ma le presenze sono crollate a settembre, con un calo del 20% rispetto alla media 2017-2019, con pochi nuovi blockbuster e la forte concorrenza delle trasmissioni televisive della Coppa del Mondo di Rugby.

Traduzione di Nadia Cazzaniga