La presidente Marta Donzelli e le consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti si dimettono dalle rispettive cariche presso la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia.
“Preso atto” delle significative conseguenze della conversione in legge (avvenuta lo scorso 3 agosto) del decreto Giubileo – entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore si dovrà provvedere alla sostituzione del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico della scuola– la dirigente e le due consigliere hanno formalizzato “immediate dimissioni”, rimettendo il mandato. Ratificato nel marzo del 2021, il mandato era stato proposto a Donzelli dall’allora Ministro della Cultura e poi ratificato, ad ampia maggioranza, dalle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
Nel comunicato stampa che accompagna la decisione anche un ricordo di Andrea Purgatori, “al nostro fianco nel CdA, fino alla sua prematura e drammatica scomparsa lo scorso 19 luglio”, e un commosso ringraziamento a docenti, dirigenti, collaboratori e soprattutto agli studenti della scuola nazionale di cinema, in prima linea nella battaglia contro l’entrata in vigore dell’emendamento al decreto che riguardava – in particolare – l’organizzazione della scuola.
Nel tracciare un bilancio del lavoro svolto, Donzelli ricorda “la necessità di far fronte a una stagione unica, legata tra l’altro all’investimento dei fondi PNRR di cui la Fondazione è assegnataria, che ci ha spinto a ricercare con responsabilità quelle che ad avviso del Consiglio (di concerto con il Collegio dei Revisori e la Direzione generale) erano le migliori soluzioni per cogliere a pieno un’opportunità irripetibile”.
Quanto ai progetti avviati e in corso, “la nostra attività è stata pianificata con l’obiettivo di completare, laddove possibile, o portare al massimo grado di avanzamento entro il termine di scadenza del nostro mandato, fissato per il marzo del 2025, le previste progettualità che, ove pienamente realizzate, permetteranno di confrontarsi con le grandi scuole e cineteche internazionali all’insegna della modernità e dell’efficienza”.
Il 31 luglio 2023 è stato convocato l’ultimo consiglio di amministrazione, che ha deliberato le materie urgenti. “Nel rimettere il nostro mandato abbiamo consegnato al Ministero della Cultura una dettagliata relazione, identificando le principali questioni aperte”.
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