La regista e sceneggiatrice Francesca Comencini è stata nominata presidente dell’Associazione 100autori all’unanimità dal Consiglio direttivo neoeletto. Verrà affiancata dalla regista e sceneggiatrice Paola Randi e dalla sceneggiatrice e produttrice Maddalena Ravagli in qualità di Vice Presidenti. Eletti anche la sceneggiatrice Viola Rispoli nel ruolo di Coordinatrice nazionale, il regista e sceneggiatore Lorenzo d’Amico de Carvalho per la carica di tesoriere.
Il discorso di Francesca Comencini
I membri del board hanno manifestato l’intenzione di misurarsi con le battaglie che li attendono, per tutelare i diritti di chi l’audiovisivo lo crea e gli interessi di chi lo fruisce, il pubblico. Francesca Comencini nel suo discorso di insediamento tra i tanti punti affrontati ha sottolineato: “Il nuovo direttivo ha come missione iniziale quella di dare una forma nuova all’associazione di registe/i e sceneggiatrici e sceneggiatori che meglio possa rispondere ai cambiamenti profondi del nostro lavoro, tenendoci alla larga da qualsiasi forma di contrapposizione tra di noi. Perché mai come in questo momento è importante essere uniti. Lavoreremo dunque a proposte per un nuovo statuto che faccia sentire tutte e tutti parte di una casa comune, autonoma, rappresentativa, rispettosa delle specificità del lavoro di ciascuna/o di noi, ma con spirito unitario e di apertura e inclusività”.
“Il nostro è un lavoro, e come tale va pagato, vanno rispettate e definite regole di ingaggio, vanno stabiliti dei contratti collettivi, dei minimi salariali, va rispettata la parità salariale tra uomini e donne, va data la possibilità di andare in pensione, insomma va data la possibilità di vivere di questo lavoro, a tutte le età, e in particolare a chi inizia a intraprenderlo”, ha sottolineato la regista. “Credo anche che dovremo lavorare affinché le autrici e gli autori possano partecipare al successo dell’opera che hanno creato. Una direttiva copyright europea già sancisce questo, dobbiamo ingaggiare un lavoro sia nei confronti del Governo perché venga attuata legislativamente, sia con i produttori e le OTT, affinché venga applicata stabilendo dati chiari, trasparenti e percentuali che derivino da un accordo collettivo”.
(Ansa)
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