“Il botto dura il tempo di un botto, la carriera dura tutta una vita”. Tosca, direttrice artistica di Officina Pasolini, ha aperto gli Stati Generali dello Spettacolo con questo detto popolare. Due giorni di dibattito, 9 e 10 giugno, dedicato al confronto del settore con le istituzioni all’interno dello spazio culturale e di alta formazione della Regione Lazio, l’Officina. L’evento, organizzato dalle associazioni La Musica Che Gira e Left Wing, in collaborazione con UNITA, ossia l’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, e Scena Unita è un’occasione nuova e inedita.
“Andrebbero organizzati ogni anno e speriamo che sia così”, dice Tosca a THR Roma. “C’è un pregiudizio, molto italiano, per cui si fa difficoltà a definire i lavoratori dello spettacolo dei veri lavoratori”, spiega. “Il detto popolare da cui sono voluta partire ci racconta ancora di una visione dell’artista legata al successo estemporaneo e senza delle precise norme a regolarlo”. Ripartire dal “significato sociale della cultura” è il messaggio di questi due giorni: “Dobbiamo capire che il nostro è un mestiere importante perché oltre a produrre un valore economico ha a che fare con le emozioni che sono la spina dorsale della nostra vita”, continua l’artista. “Oggi dobbiamo scongiurare il rischio di voltare le spalle alla cultura”.
I risultati di Scena Unita: 4,8 milioni
La due giorni si apre con la presentazione del volume Scena Unita. La storia e i risultati di un innovativo progetto di solidarietà creato per il settore della musica e dello spettacolo dal vivo, realizzato in collaborazione con Vita Società Editoriale. Perché anche se il tempo del lockdown dovuto alla pandemia sembra lontano, alcuni semi piantati allora fioriscono ancora oggi.
Scena Unita, il fondo gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub nato nel 2020 a sostegno dei lavoratori dello spettacolo, ha raccolto 4,8 milioni. Soldi che sono stati il sostegno di 1.601 lavoratori e 251 imprese individuali e che hanno contribuito a realizzare 104 progetti.
I temi agli Stati Generali dello Spettacolo
“L’obiettivo è quello di costruire una visione sistemica e complessiva di una filiera rilevante e sottostimata del settore cultura”, dice Annarita Masullo, presidente de La Musica Che Gira, “per continuare a sollecitare una riforma sempre più urgente sui temi come il lavoro nello spettacolo, gli spazi della produzione e della diffusione della creatività, le politiche territoriali per la vita culturale delle comunità, le innovazioni necessarie, le norme per il sostegno pubblico diretto e indiretto dello spettacolo, la formazione e la sicurezza nel settore, le imprese culturali e creative”. Affrontare quindi i punti critici del settore, come la necessaria indennità da discontinuità, per creare un sistema lavorativo più equilibrato e stabile.
Il pomeriggio del 9 giugno e la mattinata del 10 saranno dedicati infatti a workshop sui diversi temi che saranno poi discussi nella sessione plenaria conclusiva. Lo scopo è quello di restituire bisogni, necessità e visioni per il futuro di questo settore. Questo lavoro di sintesi a cui parteciperanno tra gli altri Federico Mollicone (presidente Commissione cultura, scienza e istruzione), Vittoria Puccini (Presidente UNITA), Paolo Calabresi, Anna Foglietta, Claudia Gerini e Fabrizio Gifuni, sarà un punto di partenza per riprendere la conversazione con le istituzioni.
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