Il negoziato tra gli sceneggiatori di tv e cinema rappresentati dalla Writers Guild of America (Wga) e l’Alleanza dei produttori (Amptp) non ha portato a nessun risultato. È il primo incontro da quando le trattative, ancora in fase di stallo, hanno portato allo sciopero iniziato il 2 maggio. Secondo quanto afferma il comitato negoziale della Wga, l’incontro non ha prodotto “nessun accordo” riguardo alle questiono sul tavolo.
All’incontro erano presenti la presidente dell’Amptp Carol Lombardini, con i membri dello staff, e il capo negoziatore della Wga West Ellen Stutzman con il consulente generale Tony Segall. Durante l’incontro si è discusso di un “potenziale protocollo di negoziazione” e di “un’anteprima delle questioni che ciascuna parte intende portare al tavolo alla ripresa dei colloqui”. Ma le trattative non si sono sbloccate. “Non c’è alcun accordo su questi punti, perché l’Amptp ha detto di doversi consultare con gli studios che fanno parte del gruppo prima di procedere”.
L’incontro tra sceneggiatori e produttori
La presidente dell’Amptp Lombardini ha dichiarato durante la riunione che gli studios spingerebbero per una sovrapposizione agli autori dell’accordo di recente ratificato dalla Directors Guild of America. La Wga ha raccontato che la presidente “ha detto che erano disposti ad aumentare la loro offerta su alcuni minimi televisivi specifici per gli sceneggiatori e a parlare di IA, ma che non erano disposti a impegnarsi per il mantenimento delle writers’ room o per i diritti residuali basati sul successo di uno show”. Il gruppo sindacale degli autori è rimasto deluso e ha aggiunto che Lombardini non ha manifestato interesse “per molte altre proposte che sono nella lista”.
Stutzman ha dichiarato che tutte le questioni “fondamentali” della lista delle priorità della Wga dovranno essere incluse nel nuovo contratto “e che nessun segmento dei membri sarà lasciato indietro”. Durante l’incontro Stutzman ha inoltre insistito su questioni specifiche dello sciopero, tra cui l’estensione dei benefit sanitari e l’aumento dei fondi per i piani previdenziali, l’arbitrato dei conflitti legali iniziati durante lo sciopero e il reintegro degli sceneggiatori in sciopero nei ruoli precedenti. Ha inoltre sostenuto il “diritto per i singoli membri della Wga di partecipare ai picchetti degli altri sindacati”, riferendosi a quelli della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori.
Il gruppo sindacale degli autori ha anche accusato l’Amptp di aver fatto trapelare informazioni sull’incontro alla stampa, nonostante fosse una riunione riservata.
Il comitato di negoziazione della Wga ha concluso: “Rimaniamo a disposizione per riprendere le trattative in buona fede per raggiungere un accordo equo per tutti gli sceneggiatori, nonostante questa prima conferma che le strategie dell’Amptp continuano. Ma siate certi che questo comitato non intende lasciare indietro nessuno, né fare solo un accordo per concludere questo sciopero”.
Le reazioni alla notizia dell’incontro
Secondo una fonte degli studios, che ha parlato dell’incontro, entrambe le parti trascorreranno il fine settimana a determinare le prossime mosse. “Prevedo che torneremo al tavolo tra una settimana, ma non siamo ancora a buon punto da nessuna delle due parti”, ha dichiarato la fonte a The Hollywood Reporter.
Dopo giorni in cui si sussurrava di un possibile ritorno alle trattative di entrambe le parti, martedì sera la Wga aveva annunciato che la presidente Lombardini aveva contattato il sindacato per incontrarsi venerdì e discutere delle trattative. Alla notizia, gli sceneggiatori si erano mostrati cauti ma anche ottimisti, sottolineando che si trattava solo di una riunione, non di una sessione di contrattazione: “Si spera che l’Amptp riesca finalmente a capire che il costo della negoziazione di un accordo equo è inferiore al costo della continuazione dello sciopero”, aveva dichiarato l’ex-presidente della Writers Guild of America Howard Rodman.
Poi, un giorno prima dell’incontro, il comitato negoziale della Wga aveva scritto in una nota ai suoi membri, per mantenere basse le aspettative, che gli studios potrebbero non essere ancora pronti a cedere terreno sulle loro priorità. In una risposta stringata, l’Amptp aveva dichiarato di voler affrontare l’incontro di venerdì come un test per verificare se ha un “partner negoziale disposto a trattare”. Il gruppo ha continuato: “Questo sciopero ha danneggiato migliaia di persone in questo settore e lo prendiamo molto sul serio. La nostra unica strategia è far tornare le persone al lavoro “.
Venerdì, la sindaca di Los Angeles Karen Bass ha definito la notizia dell’incontro uno “sviluppo incoraggiante”. Tuttavia, ha aggiunto: “È fondamentale che la questione venga risolta immediatamente, in modo che Los Angeles torni in carreggiata, e sono pronta a impegnarmi personalmente con tutte le parti interessate in ogni modo possibile per contribuire a raggiungere questo obiettivo”.
Lo sciopero della Wga
Nel frattempo, la Writers Guild of America è al 95esimo giorno del suo sciopero contro le società dell’Amptp. Insieme all’astensione dal lavoro indetta dalla Sag-Aftra il 14 luglio, il blocco contrattuale ha portato la produzione statunitense dei progetti sceneggiati a un punto morto e ha complicato la promozione dei progetti futuri, a causa delle regole dei sindacati sullo sciopero. Nel frattempo, gli studios e le piattaforme streaming che fanno parte dell’Amptp hanno iniziato a ritardare l’uscita di film e serie televisive pronte, perché l’interruzione dei lavori sta già causando ritardi per la stagione autunnale.
Secondo le fonti, l’Amptp si è rivolta agli sceneggiatori prima che al sindacato dei performer Sag-Aftra, anch’esso in sciopero, perché le riprese sono state interrotte e gli studios e le piattaforme streaming hanno bisogno di altri copioni prima che gli attori possano tornare sul set.
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