Sabato 4 novembre gli Studios di Hollywood e le principali piattaforme di streaming si sono incontrati con i vertici della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, per presentare un pacchetto complessivo di proposte nel tentativo di porre fine allo sciopero degli attori.
Al termine dell’incontro, il sindacato ha inviato una nota ai propri iscritti, in cui si legge che il comitato negoziale sta ora esaminando quella che, a suo dire, è “l’ultima, migliore e definitiva proposta” delle società. Ha inoltre esortato gli iscritti a ignorare le congetture e le voci esterne. Dopo una revisione da parte dello staff sabato 4 novembre, il comitato negoziale del sindacato si riunirà domenica 5 novembre per discutere i termini.
Secondo quanto appreso da The Hollywood Reporter, alla sessione di contrattazione di sabato con i vertici della SAG-AFTRA ha partecipato un numero maggiore di amministratori delegati dei principali Studios e delle piattaforme streaming.
Dietro le quinte, i vertici dicono che potrebbero aver chiuso le trattative per il momento – o probabilmente fino all’anno nuovo – se la SAG-AFTRA non accetterà quello che una fonte degli Studios ha dichiarato essere un accordo “che vale più di tre degli ultimi accordi messi insieme”.
Cosa dicono gli Studios?
Negli ultimi giorni gli Studios hanno detto alla direzione della SAG-AFTRA che se non ci saranno segnali di risoluzione entro la prima o la seconda settimana di novembre, i loro programmi cinematografici per l’estate 2024 potrebbero essere messi in crisi; idem per la prossima stagione televisiva, che è già stata colpita.
“È un ottimo accordo per loro; hanno ottenuto quasi tutto quello che volevano e sono tornati per chiedere di più”, dice la fonte, aggiungendo che se non si raggiunge un accordo questo fine settimana o all’inizio della prossima, “significa che siamo finiti”.
Per quanto riguarda l’offerta finale, gli Studios e le piattaforme streaming hanno fatto quelle che hanno definito importanti concessioni, tra cui tutele dall’intelligenza artificiale più favorevoli rispetto a quelle previste recentemente dall’accordo WGA (le esigenze degli attori in materia di tutela dall’IA sono ovviamente molto diverse da quelle degli sceneggiatori), gli aumenti salariali più alti degli ultimi 40 anni e un nuovissimo sistema di diritti residuali sullo streaming basato su metriche di performance.
Le due parti si sono riunite sabato 4 novembre su Zoom, dopo che venerdì 3 novembre gli Studios hanno presentato la loro ultima offerta ai principali negoziatori del sindacato. I capi degli Studios, tra cui Bob Iger della Disney, Donna Langley della NBCUniversal, Ted Sarandos di Netflix e David Zaslav della Warner Bros. Discovery, hanno partecipato alle precedenti sessioni di negoziazione con la SAG-AFTRA quest’anno e con la Writers Guild of America, il sindacato degli autori, prima che il sindacato trovasse un accordo a fine settembre, ma il gruppo di sabato era più numeroso.
Erano presenti anche i massimi dirigenti di Paramount, Sony, Apple e Amazon, il che significa che tutti i principali Studios hollywoodiani erano rappresentati insieme ai tre giganti tecnologici con grandi ambizioni cinematografiche e televisive.
L’incontro tra le due parti
L’affluenza è stata un segnale importante in vista del 114° giorno di sciopero della SAG-AFTRA. A partire da sabato, le fonti hanno dato risposte diverse sulla data in cui si potrebbe giungere a un accordo, con alcuni più ottimisti di altri, che ritengono che i negoziati potrebbero concludersi rapidamente in questa fase. Il comitato negoziale SAG-AFTRA si è riunito sabato mattina per preparare la sessione di contrattazione del giorno.
Le due parti sono tornate al tavolo delle trattative e si sono incontrate ininterrottamente dal 24 ottobre. Iger, Langley, Sarandos e Zaslav hanno partecipato ad alcuni di questi incontri, ma recentemente la presidente dell’AMPTP (associazione dei produttori, ndr) Carol Lombardini ha condotto le conversazioni per conto degli Studios.
Poco più di una settimana fa, il gruppo allargato di dirigenti si è incontrato con il capo negoziatore della SAG-AFTRA Duncan Crabtree-Ireland e con la presidente del sindacato Fran Drescher per illustrare, tra le altre cose, la posta in gioco per quanto riguarda la programmazione della produzione televisiva e cinematografica e come si stia arrivando a un punto critico.
Tra i partecipanti alla videoconferenza, oltre ai quattro dirigenti abituali che hanno partecipato alle precedenti sessioni di negoziazione, c’erano il presidente della Sony Pictures Tony Vinciquerra, l’amministratore delegato della Paramount Brian Robbins e i dirigenti degli Amazon Studios Mike Hopkins e Jennifer Salke.
4 novembre, ore 14:45: aggiornato con i dettagli dell’incontro e la dichiarazione della SAG.
Kim Masters ha contribuito a questo articolo.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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