Hollywood, il sindacato dei registi raggiunge un accordo (provvisorio) con gli Studios

L'intesa prevede tra le altre cose aumenti di salari, benefit e dei compensi per i diritti d'autore residuali sullo streaming nonché tutele contro l’intelligenza artificiale. Non si ferma, intanto, lo sciopero degli sceneggiatori

Dopo meno di un mese di trattative, la Directors Guild – il sindacato dei registi – e i principali studios e piattaforme streaming di Hollywood hanno raggiunto un accordo provvisorio per un nuovo contratto di lavoro triennale.

L’accordo tra il sindacato e l’Alliance of motion picture and television producers (AMPTP) prevede aumenti dei salari e dei benefit, dei compensi per i diritti residuali sullo streaming, tutele contro l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e altro ancora (i dettagli sono riportati di seguito). Nei prossimi giorni i leader del sindacato dovranno illustrare agli iscritti i vantaggi e i compromessi che ritengono di aver ottenuto con il contratto, prima che questi ultimi partecipino al voto di ratifica. Non c’è ancora una data per questo voto: l’accordo provvisorio sarà presentato al consiglio nazionale della Directors Guild (DGA) in una riunione speciale fissata per martedì.

Il nuovo accordo arriva dopo che la DGA e l’AMPTP hanno trascorso l’intera giornata di sabato al tavolo delle trattative.

“Progressi sui salari e sui diritti”

“Abbiamo concluso un accordo davvero storico”, ha dichiarato Jon Avnet, presidente del comitato di negoziazione della DGA. “Prevede miglioramenti significativi per tutti i registi, gli assistenti alla regia, i direttori di produzione, gli addetti alla regia e i registi teatrali del nostro sindacato. In queste trattative abbiamo fatto progressi su salari, diritti residuali sullo streaming, sicurezza, diritti creativi e diversità, oltre a garantire tutele essenziali per i nostri membri su nuove questioni chiave come l’intelligenza artificiale, assicurando che i membri della DGA non saranno sostituiti dai progressi tecnologici. Questo accordo non sarebbe stato possibile senza l’unità dei membri della DGA e siamo grati per il forte sostegno degli iscritti al sindacato in tutto il settore”.

“Questo accordo riconosce che il futuro del nostro settore è globale e rispetta il ruolo unico ed essenziale dei registi e dei loro team mentre ci muoviamo verso questo futuro”, ha dichiarato Lesli Linka Glatter, presidente del sindacato dei registi “Ogni nuova tecnologia porta con sé grandi cambiamenti, e questo accordo assicura che ciascuno dei 19.000 membri della DGA possa partecipare al successo che creiamo tutti insieme. I vantaggi di questo accordo sono merito dell’eccellente lavoro, della tenacia e della preparazione del nostro comitato di negoziazione. Sono molto orgoglioso della fenomenale leadership  e del nostro comitato di negoziazione composto da oltre 80 membri”.

La lotta degli sceneggiatori

La DGA è entrata in trattativa il 10 maggio con un tono insolitamente grave. Al di là del fatto che, prima che i suoi leader si sedessero al tavolo, era partito lo sciopero degli sceneggiatori, il gruppo sindacale aveva avvertito per mesi i suoi 19 mila membri che questa tornata di trattative con gli studios e le piattaforme streaming sarebbe stata difficile, e si è allontanato dalla sua prassi abituale di negoziare con largo anticipo rispetto alla scadenza del contratto, nella speranza di fornire ai suoi negoziatori una maggiore leva. Il sindacato sembrava inoltre pronto a mobilitare rapidamente i propri iscritti, avendo creato un “team di sensibilizzazione” dedicato alla gestione delle comunicazioni interne e alla costruzione dell’unità.

“Ogni membro del nostro sindacato può essere orgoglioso dei risultati ottenuti in tutti i settori”, ha dichiarato Russell Hollander, direttore esecutivo nazionale della DGA. “È significativo che, per la prima volta in assoluto, i diritti residuali globali nello streaming saranno pagati in base al numero di abbonati internazionali. Il risultato è un aumento del 76% dei diritti residuali esteri per i servizi più importanti. Poiché il nostro settore diventa sempre più globale, questi miglioramenti sono indispensabili per garantire che i nostri membri siano apprezzati e compensati per il loro incredibile lavoro”.

La crescita globale delle piattaforme

Una delle principali pressioni della DGA in queste trattative è stata quella di istituire un compenso per i diritti residuali sullo streaming che riflettesse la crescita delle piattaforme in tutto il mondo. Il sindacato sostiene che i diritti residuali sullo streaming video on demand (SVOD) si basano principalmente sul numero di abbonati alle piattaforme in Nord America, mentre il numero di abbonati a livello globale conta meno, poiché i datori di lavoro pagano una frazione del tasso dei diritti redìsiduali nazionali per compensarli.

Il sindacato vuole inoltre migliorare la trasparenza dei dati forniti dagli studios e dalle piattaforme, codificare nuove misure in materia di sicurezza e diversità, equità e inclusione, proteggere il piano sanitario e pensionistico del sindacato, aumentare i livelli salariali e sostenere i diritti contrattuali creativi per gli iscritti.

Se la DGA ha fatto progressi significativi in aree quali i diritti residuali sullo streaming e/o la trasparenza dei dati, il suo accordo potrebbe avere alcune piccole conseguenze sullo sciopero degli sceneggiatori in corso. La Writers Guild of America ha scioperato il 2 maggio dopo che il sindacato e l’AMPTP non sono riusciti a raggiungere un accordo su una serie di questioni, tra cui i diritti residuali e la trasparenza dei dati. Un accordo con la DGA potrebbe offrire un modello di compromesso su questi punti specifici per la WGA. Tuttavia, quest’ultimo sindacato ha in gran parte proposte (comprese molte delle sue richieste principali) che non si sovrappongono alle richieste della DGA, e rimane improbabile che i progressi della DGA sui compensi e sulla trasparenza dei dati cambino le carte in tavola per gli sceneggiatori.

Gli occhi di tutto il mondo su Hollwyood

In una lettera inviata agli iscritti il primo giugno, la WGA ha ribadito la sua posizione secondo cui l’AMPTP “dovrà negoziare con la WGA sulla base del nostro ordine del giorno completo”, indipendentemente dal fatto che uno degli altri sindacati – cioè la DGA – accetti un nuovo contratto.

Mercoledì 31 maggio, mentre i registi entravano nell’ultima settimana di trattative, una coalizione di sindacati tra cui WGA, SAG-AFTRA, IATSE e Teamsters ha dichiarato in un comunicato di “essere al fianco delle nostre sorelle, dei nostri fratelli e dei nostri amici della DGA nella loro ricerca di un contratto equo”. Il gruppo ha aggiunto: “Mentre gli occhi di tutto il mondo si rivolgono nuovamente al tavolo delle trattative, inviamo un chiaro messaggio all’AMPTP: la nostra solidarietà non deve essere sottovalutata. I sindacati di Hollywood sono uniti e resistono”.

Il direttore esecutivo nazionale della DGA, Russell Hollander, ha condotto le trattative per il sindacato, mentre la presidente dell’AMPTP, Carol Lombardini, ha condotto le discussioni per gli studios e le piattaforme streaming.

Ecco i dettagli del nuovo contratto:

Salari e benefit: Aumenti rivoluzionari di salari e benefit, tra cui un aumento del 5% nel primo anno di contratto, del 4% nel secondo anno e del 3,5% nel terzo anno. Ulteriore 0,5% per finanziare un nuovo benefit sul congedo parentale.

Diritti residuali sullo streaming globale: Aumento sostanziale dei diritti residuali per i programmi drammatici realizzati per SVOD, grazie alla garanzia di una nuova struttura per il pagamento dei diritti residuali esteri. Il risultato è un aumento del 76% dei diritti residuali esteri per le piattaforme più grandi, cosicché i diritti residuali per un episodio di un’ora saranno ora di circa 90.000 dollari per i primi tre anni di esposizione.

Intelligenza artificiale: Accordo innovativo che conferma che l’IA non è una persona e che l’IA generativa non può sostituire le mansioni svolte dai membri.

Programmi non drammatici: Stabiliti i primi termini e condizioni del settore per i registi e i loro team nei programmi non drammatici (varietà e reality) realizzati per SVOD. Sono stati migliorati i compensi e per la prima volta i registi associati e i direttori di scena parteciperanno ai compensi.

Registi di lungometraggi: compenso storico per la prima volta per i mesi di “preparazione soft” che i registi di lungometraggi attualmente svolgono gratuitamente prima dell’inizio del periodo di preparazione ufficiale del regista.

Registi di episodi: Per le pay TV e gli SVOD, i registi di episodi hanno ottenuto diritti creativi di post-produzione più ampi e retribuiti e hanno ottenuto un giorno di riprese aggiuntivo garantito per i programmi di un’ora – il primo giorno aggiuntivo aggiunto in più di 40 anni.

Riduzione delle ore: Riduzione senza precedenti di un’ora della durata della giornata dell’assistente alla regia.

Sicurezza: Sono stati raggiunti progressi concreti in materia di sicurezza, tra cui il primo programma pilota in assoluto che prevede l’impiego di supervisori della sicurezza dedicati, l’ampliamento dei programmi di formazione sulla sicurezza per i registi e le loro squadre e il divieto di utilizzare munizioni vere sul set.