Per la prima volta da quando la SAG-AFTRA ha iniziato lo sciopero lo scorso luglio, il sindacato degli attori e gli Studios di Hollywood hanno fissato una data per tornare al tavolo delle trattative.
“La SAG-AFTRA e l’AMPTP (l’associazione dei produttori, ndr) riprenderanno le trattative per un nuovo contratto televisivo/cinematografico lunedì 2 ottobre. Diversi dirigenti delle aziende associate all’AMPTP saranno presenti”, hanno dichiarato le due parti in un comunicato congiunto mercoledì 27 settembre sera.
La SAG-AFTRA ha indetto lo sciopero a metà luglio, dopo che la dirigenza e i lavoratori non erano riusciti a trovare un accordo su un nuovo contratto triennale dopo una serie di contrattazioni. Gli aumenti di stipendio annuali, le restrizioni sull’intelligenza artificiale generativa e la proposta del sindacato di dare ai cast una percentuale dei ricavi degli abbonamenti alle piattaforme di streaming sono state alcune delle questioni principali che hanno visto contrapposti il sindacato e l’AMPTP. Ma anche su questioni minori, le due parti sembrano essere ai ferri corti: Ad esempio, non sono riusciti a trovare un accordo sull’aumento delle penali per le pause pasto e sull’ammontare delle indennità di trasferimento.
Nelle prime settimane di sciopero, la retorica tra le due parti si era fatta più accesa, con l’amministratore delegato della Disney Bob Iger che aveva detto che gli sceneggiatori e gli attori non erano “realistici” nelle loro richieste e il presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher che gli chiedeva se fosse un “ignorante”.
Le parti dovranno risolvere queste divergenze quando torneranno a riunirsi, il che potrebbe richiedere del tempo. Ma la notizia di mercoledì 27 settembre sembra essere un primo passo, che segna un primo stemperamento delle tensioni tra la SAG-AFTRA e i datori di lavoro. Ora spetterà ai rispettivi negoziatori di ciascuna parte, guidati da Carol Lombardini per l’AMPTP e da Duncan Crabtree-Ireland per il sindacato, portare a termine le trattative.
Fonti degli Studios hanno dichiarato a THR che sperano che il recente accordo della WGA, il sindacato degli sceneggiatori, possa aiutare a fornire un quadro su questioni come la trasparenza dello streaming e i guadagni che la DGA non ha ottenuto nel suo accordo stipulato all’inizio dell’estate.
Traduzione di Pietro Cecioni
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