Quando lunedì 6 novembre la SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, ha risposto all’ultima offerta contrattuale degli Studios, le tutele sull’intelligenza artificiale sono rimaste un punto critico fondamentale.
Diverse fonti hanno riferito a The Hollywood Reporter che la SAG-AFTRA ha respinto una clausola sull’IA inclusa nell’ultima offerta degli Studios. L’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione dei produttori, ndr) sta cercando di assicurarsi una scansione IA delle sembianze degli interpreti Schedule F, i membri del sindacato che guadagnano più del minimo previsto per i series regular (32.000 dollari per episodio televisivo) e per i lungometraggi (60.000 dollari).
La clausola proposta dalle aziende permetterebbe agli Studios e alle piattaforme di pagare per scannerizzare l’immagine di questi interpreti. La SAG-AFTRA sta cercando di allegare un compenso per il riutilizzo delle scansioni dell’IA, oltre all’obbligo per le aziende associate all’AMPTP di ottenere il consenso dell’interprete. Il linguaggio attualmente contenuto nell’offerta dell’AMPTP prevede che gli Studios e le piattaforme abbiano il diritto di utilizzare le scansioni degli interpreti deceduti senza il consenso della loro famiglia o della SAG-AFTRA.
The Hollywood Reporter ha contattato l’AMPTP e la SAG-AFTRA per un commento.
Questo è uno dei motivi principali per cui SAG-AFTRA non ha accettato l’offerta “ultima, migliore e definitiva” dell’AMPTP. “Non potevamo permettere che quella definizione restasse nel contratto”, afferma una fonte sindacale. “È una cosa gravissima. Tutti gli attori di serie A, B, C, D ed E – tutti gli interpreti più pagati – che pensano che questo sia uno sciopero per il salario minimo, devono sapere che sono coinvolti in questa lotta. Devono rendersi conto che li stiamo proteggendo. Questo è anche il loro sciopero, ora che hanno capito cosa c’è in gioco. Le persone che hanno lanciato la campagna per accettare un accordo – rimarrebbero fottute se accettassimo l’accordo con questa clausola”.
La SAG-AFTRA ha lavorato durante il fine settimana su una controfferta che è stata portata all’AMPTP. Lunedì 6 novembre si sarebbe tenuto un incontro tra il capo negoziatore della SAG-AFTRA, Duncan Crabtree-Ireland, e la sua controparte dell’AMPTP, Carol Lombardini. Secondo le fonti, il sindacato degli artisti ha intenzione di contrattare per eliminare il linguaggio sull’IA e altri punti non riguardanti la retribuzione.
“Riteniamo che non sia solo ragionevole, ma assolutamente vitale per la sostenibilità dell’industria dello spettacolo”, afferma la fonte sindacale. “Non possono avere questa scappatoia per sfruttare gli artisti. Il linguaggio sull’IA per gli attori Schedule F contenuto nella proposta dell’AMPTP li fa sperare che voi siate morti, in quanto hanno bisogno del consenso quando siete vivi, ma non quando siete morti”.
Lunedì 6 novembre il comitato di negoziazione SAG-AFTRA ha comunicato ai membri del sindacato di aver risposto all’ultima offerta dell’AMPTP. “Sappiate che tutti i membri del nostro comitato di negoziazione per il settore televisivo e cinematografico sono determinati ad ottenere il giusto accordo e quindi a porre fine a questo sciopero in modo responsabile”, ha dichiarato il gruppo. “Ci sono diversi punti essenziali su cui non abbiamo ancora un accordo, tra cui l’IA. Vi terremo informati sull’evolversi degli eventi”.
Traduzione di Pietro Cecioni
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