Lo sciopero degli sceneggiatori durato 148 giorni, il secondo più lungo nella storia della Writers Guild of America (il sindacato degli sceneggiatori americani, ndr), si concluderà alle 12:01 di mercoledì 27 settembre, dopo che i vertici della corporazione hanno ufficialmente autorizzato circa 11.500 membri a tornare al lavoro. Le attività che per mesi sono state vietate dalle regole dello sciopero – presentare e vendere sceneggiature, partecipare a riunioni, rispondere a note – saranno quindi autorizzate, e le writers room potranno tornare a lavorare.
“Questo permetterà agli autori di tornare a lavorare mentre è in corso il processo di ratifica, ma non influisce sul diritto dei membri di prendere una decisione finale sull’approvazione del contratto”, ha dichiarato il comitato di negoziazione della WGA dopo che il consiglio della WGA West e il consiglio della WGA East hanno votato all’unanimità per revocare l'”ordine restrittivo” martedì 26 settembre.
Un accordo non ancora definitivo
Come hanno fatto notare i negoziatori, la fine dello sciopero non significa che l’accordo provvisorio raggiunto dal sindacato con gli Studios e le piattaforme domenica 24 settembre sia definitivo: i membri del sindacato devono ancora votare per ratificare il contratto, un referendum che si svolgerà tra il 2 e il 9 ottobre. Agli iscritti è stato chiesto di partecipare alle riunioni informative sul nuovo accordo che si terranno a New York, Los Angeles e su Zoom nei prossimi giorni.
In quella sede, i leader cercheranno senza dubbio di vendere l’accordo agli iscritti, sostenendo che l’estenuante sospensione del lavoro ha dato al sindacato la leva necessaria per strappare queste condizioni ai principali datori di lavoro del settore.
Gli Studios, rappresentati dall’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione di produttori), e il sindacato hanno finalmente annunciato l’accordo provvisorio su un nuovo contratto triennale domenica sera, dopo un intero fine settimana di lavoro. Dopo circa un mese di stallo, i progressi erano accelerati a partire dal 20 settembre, quando le due parti erano tornate al tavolo delle trattative presso la sede dell’AMPTP a Sherman Oaks, con la partecipazione dei principali leader del settore (Bob Iger della Disney, Ted Sarandos di Netflix, David Zaslav della Warner Bros. Discovery e Donna Langley della NBCUniversal).
I punti critici dell’accordo
Grazie alla presenza dei leader più importanti, gli Studios hanno modificato la loro posizione su questioni come il personale minimo nelle writers room televisive e la remunerazione degli scrittori per il successo dei progetti in streaming. Le norme sull’intelligenza artificiale si sono rivelate un punto critico permanente, ma alla fine le due parti sono giunte a un compromesso entro domenica sera. Nella comunicazione ai membri relativa all’accordo, la WGA lo ha definito “eccezionale”.
Martedì 26 settembre, il consiglio della WGA West e il consiglio della WGA East hanno approvato l’accordo, dando il via alla votazione per porre fine all’ordine restrittivo nei confronti delle aziende associate all’AMPTP.
Il sindacato degli attori è ancora in sciopero
Con questa decisione si conclude metà di una storica situazione di stallo del lavoro nel settore dell’intrattenimento, un doppio sciopero che non si vedeva da oltre 60 anni a Hollywood. La SAG-AFTRA (il sindacato degli attori, ndr) è ancora in sciopero e né il sindacato né l’AMPTP hanno ancora annunciato nuove date di contrattazione per le parti.
Martedì 26 settembre, in una dichiarazione postata su Instagram, i vertici della SAG-AFTRA hanno cercato di dissipare le speculazioni sulle date degli incontri con gli Studios e le piattaforme. “Al momento non abbiamo date ufficiali per l’incontro con l’AMPTP. Quando le date saranno confermate, vi informeremo. A meno che non lo sappiate da noi, si tratta di dicerie”, si legge nel comunicato.
La SAG-AFTRA e l’AMPTP sono ancora in una situazione di stallo per quanto riguarda gli aumenti salariali generali, la proposta di dare ai membri del sindacato una parte dei ricavi degli abbonati alla piattaforma quando i loro progetti di streaming hanno successo e i regolamenti sull’intelligenza artificiale. Anche se gli sceneggiatori sono tornati al lavoro, la produzione non può riprendere in modo significativo senza gli interpreti principali.
Traduzione di Pietro Cecioni
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