La laguna, le colline del Prosecco e ancora il mare e le Dolomiti. È presto per definirlo Venetoshire? Forse no. Almeno a giudicare dal numero di pellicole che vengono girate nella regione. Un legame antico quello che unisce questo territorio e la settima arte. Qualcuno dice un amore a tutti gli effetti. Se è così, la passione verrà suggellata con la nascita a Venezia della Nuova Scuola Sperimentale di Cinema: i corsi inizieranno il prossimo novembre sull’isola di San Servolo. L’iniziativa, che verrà presentata ufficialmente durante il prossimo Festival di Venezia, è frutto di una collaborazione tra la Regione e il Centro Sperimentale di cinematografia di Roma.
Numeri in crescita, il Veneto scelto da registi italiani e non solo
Un festival cinematografico, una scuola dedicata alle arti visive e una Film Commission che fa registrare numeri interessanti: dal 2019 ad oggi ha aiutato oltre 80 case di produzione a realizzare in Veneto le loro pellicole.
Un’attività in crescita, ha spiegato il presidente della Regione Luca Zaia, con ricadute importanti sul territorio che dimostrano come “la cinematografia sia anche volano di sviluppo economico”. Calcoli alla mano, il ritorno economico dell’industria del cinema nel periodo che va dal 2014 al 2020 si aggira attorno ai 17 milioni a fronte di un investimento da parte della Regione di 9,5 milioni di euro.
Un business che, in definitiva, conviene. E il numero di pellicole cresce. Gli esempi di film girati sul territorio non mancano. In questi giorni Marco Tullio Giordana sta girando a Vicenza il suo film con protagonisti Paolo Pierobon e Valentina Bellè Il Veneto sarà lo scenario di una parte del nuovo film del duo comico Pio e Amedeo che sarà girato nel castello di San Salvatore a Susegana (Treviso). A Chioggia, invece, hanno appena finito le riprese della seconda stagione della serie Netflix Odio il Natale. E a San Vito di Cadore Improvvisamente a Natale mi sposo con Diego Abatantuono, Violante Placido e Nino Frassica.
Da Improvvisamente a Natale mi sposo a Assassinio a Venezia
Non è solo Venezia a trasformarsi in set cinematografico. Neanche a dirlo, però, quando il ciak è lagunare il risultato è sempre perfetto. E tra gli ultimi a girare nella Serenissima, è d’obbligo citare Kenneth Branagh col suo Assassinio a Venezia (2023).
Certo il cinema non scopre un territorio sconosciuto ai più. Anzi. Il successo produttivo segue – parallelo – l’andamento dei flussi turistici: per italiani o stranieri, il Nord Est è meta di vacanze. Negli ultimi anni, il Veneto è sempre rientrato nella top five delle regioni d’Italia più visitate con quasi 18 milioni di visitatori all’anno.
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