Dopo l’annuncio di giovedì in cui la SAG-AFTRA si è unita alla WGA nei picchetti con lo sciopero degli attori, impedendo così agli interpreti di lavorare dietro e davanti la macchina da presa e di svolgere attività promozionali, sono iniziate anche le cancellazioni dei red carpet. L’anterpima di Operazione speciale: Lioness, prevista per il 18 luglio a Los Angeles con le star Nicole Kidman, Zoe Saldaña, Laysla De Oliveira, Morgan Freeman e Michael Kelly, è stata la prima ad essere cancellata, seguita dal red carpet di Oppenheimer a New York, fissato per il 17 luglio.
“A sostegno dello sciopero in corso dei SAG, gli attori non procederanno alla prima di New York come originariamente previsto e proietteranno invece l’opera per celebrare la troupe e le maestranze che hanno contribuito alla realizzazione di questo film storico”, ha dichiarato la Universal in un comunicato.
Starz ha anche cancellato il red carpet di Minx, previsto per il 17 luglio a Los Angeles, sostituendolo con un panel sulla sua realizzazione dopo la proiezione dell’evento. Anche la prima newyorkese di The Beanie Bubble di Apple, prevista per il 18 luglio con Zach Galifianakis ed Elizabeth Banks, è stata annullata.
Tra gli eventi ancora in calendario (per ora) c’è la première di La casa dei fantasmi a Disneyland sabato, che lo studio sta portando avanti senza le sue star.
Lo sciopero è iniziato venerdì a mezzanotte e gli attori sono scesi in piazza la mattina stessa.
Secondo le linee guida, ai 160.000 iscritti al sindacato è vietato svolgere tutti i principali lavori in camera e fuori camera, come il doppiaggio, nonché partecipare ad attività promozionali quali anteprime, interviste, festival, eventi FYC, spettacoli di premiazione e podcast.
La prima londinese di Oppenheimer è stata completata appena in tempo dopo che la Universal ha anticipato di un’ora l’orario del carpet per consentire al cast stellare di scattare foto e rilasciare interviste prima dell’entrata in vigore dello stop. Le star Emily Blunt, Matt Damon e Cillian Murphy hanno abbandonato l’evento prima della proiezione quando è stato proclamato lo sciopero degli attori.
La SAG-AFTRA ha annunciato l’interruzione del lavoro dopo che le trattative con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers sono fallite mercoledì sera. Il gruppo che rappresenta gli studios e gli streamer ha dichiarato di aver “presentato un accordo che offriva aumenti storici delle retribuzioni e dei diritti residuali, tetti sostanzialmente più alti ai contributi pensionistici e sanitari, protezioni per i provini, periodi di opzione per le serie più brevi e una proposta innovativa sull’AI che protegge le sembianze digitali degli attori”.
Il presidente della SAG-AFTRA, Fran Drescher, ha definito l’offerta “insultante e irrispettosa dei nostri enormi contributi all’industria”, criticando “il modo in cui invocano la povertà quando danno centinaia di milioni di dollari ai loro CEO. È disgustoso. Si vergognino. In questo momento si trovano dalla parte sbagliata della storia”.
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