Centro Sperimentale, Nanni Moretti contro il governo: “La dirigenza del CSC fatta fuori con violenza e rozzezza”

"Questa è la destra italiana, questo il suo ceto politico e giornalistico". Il regista ha affidato a Instagram il suo sfogo aggiungendosi al coro di colleghi sceso in campo a sostegno del CSC

“La violenza e la rozzezza con cui il governo ha fatto fuori la dirigenza del Centro Sperimentale di Cinematografia. Del resto, questa è la destra italiana, questo il suo ceto politico e giornalistico”. Non usa mezzi termini Nanni Moretti sul suo account Instagram, dal quale ha deciso di far conoscere la sua opinione riguardo l’emendamento al dl Giubileo che sta infiammando l’estate del cinema italiano. La proposta di emendamento in questione andrebbe ad apportare un considerevole cambiamento del profilo del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Cosa prevede l’emendamento?

Tra le modifiche l’uscita di scena anticipata del presidente Marta Donzelli – il cui contratto prevede resti in carica per un altro anno e mezzo – e l’inserimento di un nuovo comitato scientifico su nomina ministeriale che, a differenza di quanto avviene ora, sarebbe retribuito e quindi potrebbe “esporsi al rischio di ricattabilità”, come hanno sottolineato gli studenti del CSC durante l’assemblea nell’aula magna dell’edificio di via Tuscolana lo scorso 20 luglio.

La scelta da parte del governo di porre il Centro Sperimentale sotto il proprio controllo e, di conseguenza, dargli una connotazione politica, si è rafforzata lo scorso 25 luglio quando in Commissione congiunta Affari costituzionali e Lavoro – mentre a Montecitorio c’era un sit-in di protesta degli studenti – la proposta di modifica all’emendamento è stata approvata con 28 voti a favore e 19 contrari.

Moretti e il cinema italiano a sostegno del CSC

Quella di Nanni Moretti è solo l’ultima voce in ordine di tempo che si aggiunge al coro di proteste arrivate da attori, registi, maestranze sceneggiatori italiani. Sono 600 le firme racconte in una lettera a sostegno del CSC e dei suoi studenti. Paolo Sorrentino, Costanza Quatriglio, Mario Martone, Gabriele Salvatores, Matteo Garrone, Luca Guadagnino, Marco Bellocchio, Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Wim Wenders e moltissimi altri hanno deciso di aderire all’iniziativa. Una presa di posizione netta a favore della libertà e dell’autonomia.

Perché come Martone ha dichiarato a THR Roma dal Giffoni Film Festival, “l’insegnamento resti indipendente, altrimenti è la fine. Anche del cinema”. Ora bisognerà solo attendere e capire cosa succederà al testo durante il suo iter alla Camera e al Senato per scoprire quale sarà il destino del Centro Sperimentale.