Se pensiamo alla storia della serialità italiana sono i due i titoli che hanno svolto un ruolo da game changer: Romanzo criminale – La serie e Gomorra – La serie. Personaggi diventati iconici ed entrati a far parte dell’immaginario collettivo tra citazioni, omaggi e, addirittura, parodie. Oggi quei due titoli così amati tornano e lo fanno raccontano le loro origini. Durante le celebrazioni per i 20 anni di Sky Italia al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano di Roma, Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia e Riccardo Tozzi, fondatore di Cattleya – affiancati dagli sceneggiatori Giancarlo De Cataldo, Maddalena Ravagli e Leonardo Fasoli – hanno annunciato di essere a lavoro sulle origin stories delle storiche saghe che hanno fatto la storia del piccolo schermo italiano.
Romanzo criminale: ritorno alle origini
“Tocca dire una cosa banale”, esordisce De Cataldo, autore del romanzo e poi sceneggiatore del film di Michele Placido e della serie dedicata alla Banda della Magliana. “Quando mi hanno chiamato mi sono emozionato. Rivedere Nils e Riccardo attorno al tavolo e respirare il clima dell’inizio. Racconteremo il periodo immediatamente precedete, le psicologie dei personaggi entrati nel cuore dei tutti. Stiamo pensando di mescolare gli ambienti con una penetrazione del mondo alto e basso e vice versa”.
“Abbiamo la distanza giusta per poter raccontare le origini”, sottolinea Hartmann. “Abbiamo avuto coraggio quando abbiamo lanciato, dopo il film, un cast giovane completamente nuovo e sconosciuto. Sento la stessa energia di allora e serve lo stesso coraggio. Non si tratta di un remake. Il mondo intorno a noi è cambiato. All’epoca non c’erano le piattaforme e la bolla della serialità”.
“È un’emozione tornare a parlarne”, afferma Tozzi. “Le serie si sono sedimentate. Sono state alla base della nascita della nuova serialità italiana. Quel mondo rimane pieno di potenzialità, curiosità e dettagli inesplorati. È stata come una chiamata alla armi. I riflessi hanno risposto!”
Gomorra e il passato mitologico
Liberamente ispirata al romanzo di Roberto Saviano, Gomorra – La serie nelle sue cinque stagioni ha saputo diventare il titolo italiano di riferimento nel mondo quando si parla di serialità. “È come ritornare a casa. La vecchia maledetta casa che poi, alla fine, ti manca”, ha raccontato Maddalena Ravagli, che di Gomorra è stata sceneggiatrice insieme a Leonardo Fasoli. “Per la serie abbiamo seguito l’evolversi della realtà. Ma fin dall’inizio abbiamo studiato cosa era successo prima, come era nato il fenomeno della camorra. Ora abbiamo avuto modo di dare forma e corpo a quel materiale. L’anno di partenza è il 1977”.
Il prequel si concentrerà sull’ascesa criminale di Pietro Savastano. “Per Gomorra abbiamo fatto molte indagini sul campo e abbiamo scoperto che c’era un passato mitologico, racconti sedimentati nell’immaginario. Era un altro mondo e ne siamo sempre stati affascinati”, racconta Fasoli. “Inoltre nella serie abbiamo conosciuto i personaggi da grandi. Questo tornare indietro è come chiedergli: ‘Quali cadute e possibilità mancate ti hanno portato a diventare così?’”.
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