“Per quanto sia difficile, preferiamo rimanere in sciopero piuttosto che accettare un cattivo accordo”: vale ancora dopo oltre 100 giorni di picchetti ciò che i membri del sindacato SAG-AFTRA avevano affermato lo scorso giugno. Lo scrivono in una nuova lettera aperta, apparentemente firmata da migliaia di iscritti, in segno di solidarietà con lo sciopero degli attori tuttora in corso. “Non siamo arrivati fin qui per cedere ora”, si legge nel nuovo documento.
Tra i firmatari della lettera ci sarebbero anche Julia Louis-Dreyfus, Cynthia Nixon, Leslie Odom Jr. Demi Moore, Jesse Tyler Ferguson, Jon Hamm, Mark Ruffalo, Jonathan Groff, Kate Walsh, Chelsea Handler. The Hollywood Reporter ha chiesto un commento ai rappresentanti delle star.
La ripresa delle trattative
La lettera arriva mentre la SAG-AFTRA è tornata a negoziare con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP, l’associazione degli Studios) dopo l’interruzione dei negoziati dall’11 al 21 ottobre. Giovedì 26 la SAG-AFTRA ha presentato una “controfferta esaustiva” ai dirigenti delle aziende e venerdì 27 tornerà al tavolo delle trattative, come ha comunicato il comitato negoziale tv e cinema della SAG-AFTRA sul proprio sito.
I firmatari hanno potuto compilare la lettera tramite Google Form, ma solo gli organizzatori erano a conoscenza dei nomi che avevano firmato, fino a quando l’elenco completo non è stato reso pubblico la sera di giovedì 26 ottobre.
THR aveva precedentemente riferito che una bozza di lettera molto diversa era stata diffusa da un gruppo di star frustrate dal ritmo delle trattative contrattuali e dallo stile negoziale della presidente del sindacato, Fran Drescher. La bozza, iniziata prima che la SAG-AFTRA e l’AMPTP tornassero al tavolo delle trattative questa settimana, esprimeva preoccupazioni sulla leadership stessa del sindacato. Tuttavia, la lettera è stata messa da parte una volta che le trattative sono riprese martedì 24 ottobre.
Il testo della lettera di solidarietà
“Al nostro comitato negoziale SAG-AFTRA:
A giugno, prima di entrare in sciopero, un ampio gruppo di membri ha firmato una lettera aperta in cui si diceva ai nostri leader che avremmo preferito scioperare piuttosto che accettare un cattivo accordo.
Ora, a più di 100 giorni dall’inizio dello sciopero, questa affermazione è ancora valida. Per quanto sia difficile, preferiamo rimanere in sciopero piuttosto che accettare un cattivo accordo.
Non siamo arrivati fin qui per cedere ora. Non siamo rimasti senza lavoro, senza stipendio e non abbiamo fatto picchetti per mesi solo per rinunciare a tutto ciò per cui abbiamo lottato. Non possiamo e non vogliamo accettare un contratto che non affronta i problemi vitali ed esistenziali che tutti noi vogliamo vedere risolti.
In qualsiasi sindacato, ci sarà sempre una minoranza che non è disposta a fare sacrifici temporanei per il bene comune. Ma noi, la maggioranza che ha votato in massa per autorizzare questo sciopero, siamo ancora solidali, pronti a scioperare fino a quando sarà necessario e a sopportare qualsiasi cosa per ottenere un accordo che sia degno del nostro sacrificio collettivo. Sappiamo che i nostri leader sindacali stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per raggiungere questo obiettivo, mentre negoziano in buona fede con le aziende per arrivare a un nuovo contratto che protegga noi e i nostri colleghi attori, ora e per le generazioni a venire.
Tutto ciò che abbiamo come sindacato – ogni compenso minimo, ogni benefit sanitario e pensionistico, ogni diritto residuale, ogni royalty e ogni tutela del posto di lavoro – è stato conquistato con la forza dei nostri iscritti, con la forza della nostra solidarietà, con la forza di rimanere uniti per chiedere ciò che è giusto, ciò che è equo e ciò che meritiamo. Ora avete la nostra fiducia, il nostro sostegno e il nostro potere dietro di voi.
Un giorno alla volta. Ogni giorno più forti. Per tutto il tempo necessario”.
Abid Rahman ha contribuito a questo articolo.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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