Dopo una settimana tesa che ha visto la SAG-AFTRA e gli studios di Hollywood scambiarsi proposte per un nuovo contratto di lavoro triennale, si prevede che le due parti si incontreranno di nuovo nel fine settimana. Lo rivela una fonte interna a THR. Quattro dirigenti delle maggiori aziende di produzione – Bob Iger, Ted Sarandos, Donna Langley e David Zaslav – non erano presenti alla sessione di venerdì 27 ottobre che almeno inizialmente ha visto la presidente dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP, l’associazione degli Studios) Carol Lombardini condurre i colloqui per conto dell’industria.
In un comunicato inviato agli iscritti venerdì sera, il comitato di negoziazione di tv e teatro del sindacato SAG ha dichiarato: “Abbiamo completato una giornata di lavoro intenso e produttivo a livello interno e continueremo nel fine settimana”. Il comitato ha aggiunto: “Vi ringraziamo per l’incredibile solidarietà e il sostegno che avete dimostrato nei picchetti e in tutto il paese per l’intera settimana”.
I negoziati tra i sindacati e la dirigenza sul nuovo contratto SAG-AFTRA sono ripresi martedì 24 ottobre dopo una pausa di quasi due settimane. Quel giorno, Iger, Langley, Sarandos, Zaslav e l’AMPTP hanno presentato al sindacato alcune nuove idee, come l’adeguamento di una precedente proposta di bonus per lo streaming basato sul successo, per premiare i creativi dietro ai programmi che hanno successo su servizi come Netflix o Disney+. Il sindacato, al contrario, aveva in precedenza chiesto che i membri ricevessero una quota dei ricavi delle piattaforme di streaming e in seguito ha spinto, invece, per istituire una tassa per ogni abbonato allo streaming.
Sag, continuano le pressioni
Gli Studios hanno anche proposto un aumento dei salari per gli artisti, portando la loro precedente offerta di un aumento del 5% nel primo anno a un aumento del 7%. Questa proposta, tuttavia, è ancora molto lontana dall’aumento dell’11% inizialmente richiesto dalla SAG-AFTRA.
Dopo essersi presi un giorno di tempo per valutare le opzioni, giovedì 26 ottobre i negoziatori del sindacato hanno offerto la loro replica, che comprendeva un piano modificato per ottenere un maggiore compenso per lo streaming per i membri, ha dichiarato una fonte degli Studios. Il sindacato ha anche ridimensionato la sua proposta di aumento salariale dall’11% al 9%. Quella sera, in segno di sostegno alla leadership sindacale, migliaia di iscritti al sindacato, tra cui Julia Louis-Dreyfus, Cynthia Nixon, Mark Ruffalo e Demi Moore, hanno firmato una lettera in cui esortano i negoziatori a non “cedere ora. Per quanto sia difficile, preferiamo rimanere in sciopero piuttosto che accettare un cattivo accordo”.
Al 106° giorno di sciopero degli attori, entrambe le parti sentono un’immensa pressione per giungere a un accordo. Gli Studios stanno cercando di salvare i loro calendari televisivi e cinematografici per il 2024, che non sono ancora stati intaccati dopo mesi di interruzioni significative della produzione. Proprio mentre era in corso l’incontro, la Disney ha annunciato di voler ritardare di oltre un anno i suoi due film primaverili – Biancaneve e Elio della Pixar – a causa dello sciopero e dell’impasse in corso. Nel frattempo, il sindacato ha affrontato le domande dei membri degli attori più conosciuti, desiderosi che i colloqui con le compagnie di Hollywood facciano progressi reali.
Pamela McClintock ha contribuito a questo servizio.
Traduzione di Pietro Cecioni
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma