Billie Lourd ha sempre preferito tenere la sua vita privata il più lontano possibile dai riflettori. Ma ora l’attrice ha compiuto un raro passo. Quello di rilasciare una dichiarazione pubblica per placare i dissapori familiari, offrendo la sua versione della storia in vista di una cerimonia in onore della madre Carrie Fisher.
In una dichiarazione raccolta da The Hollywood Reporter, Lourd si scusa con “chiunque stia leggendo questo messaggio, per aver sentito il bisogno di difendermi pubblicamente” dai membri della famiglia, aggiungendo che lo sta facendo solo dopo essere stata “attaccata pubblicamente da loro” nelle dichiarazioni rilasciate a TMZ e pubblicate sui social media. Ha poi confermato di non aver invitato il fratello della madre, Todd Fisher, e le sorelle della madre, Joely e Tricia Leigh Fisher, alla cerimonia sulla Hollywood Walk of Fame e “loro sanno perché”.
La dichiarazione di Billie Lourd
“Poco dopo la morte di mia madre, suo fratello e sua sorella hanno scelto di elaborare pubblicamente il loro dolore e di lucrare sulla sua memoria, rilasciando numerose interviste e guadagnando un sacco di soldi con i libri che hanno scritto sulla morte di mia madre e di mia nonna. Ho scoperto dai giornali che lo avevano fatto. Non mi hanno mai consultato né hanno considerato come questo avrebbe influenzato il nostro rapporto”, si legge nella dichiarazione di Lourd. “Anche se riconosco che hanno tutto il diritto di fare ciò che vogliono, le loro azioni mi hanno ferito molto nel momento più difficile della mia vita. Ho scelto e scelgo tuttora di affrontare la perdita in modo molto diverso”.
La famiglia ha subito una grave perdita quando l’attrice di Star Wars si è spenta a Los Angeles all’età di 60 anni il 27 dicembre 2016. Il giorno dopo, il 28 dicembre, la madre di Fisher, la leggendaria Debbie Reynolds, si è spenta all’età di 84 anni a Los Angeles. Il 5 giugno 2018 Todd Fisher ha pubblicato il memoir My Girls: A Lifetime with Carrie and Debbie. Anche Joely Fisher ha pubblicato un memoir, Growing Up Fisher: Musings, Memories and Misadventures, nel 2017. Da parte sua, Lourd conduce una vita più riservata, preferendo condividere ricordi di sua madre tramite Instagram, dove talvolta pubblica omaggi in occasione di anniversari, compleanni e occasioni speciali. Le sue interviste sono rare, e di solito sono legate ai suoi progetti cinematografici, come il recente Ticket to Paradise.
La replica dei familiari
La situazione è venuta alla luce il 2 maggio, quando TMZ ha portato alla luce che il fratello di Fisher, Todd Fisher, non era stato invitato alla celebrazione dedicata alla sorella. “È straziante e scioccante per me che io sia stato intenzionalmente escluso dalla partecipazione di questo importante evento per ricordare mia sorella Carrie”, ha dichiarato. Mercoledì, le sorelle Fisher, Joely e Tricia Leigh Fisher, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta postata sul profilo Instagram di Joely, che conferma che neanche loro sono state invitate a partecipare.
“Per qualche bizzarra e fuorviante ragione, nostra nipote ha scelto di non includerci in questo momento epico della carriera di nostra sorella. Carrie avrebbe sicuramente voluto che fossimo presenti. Il fatto che il suo unico fratello e le sue due sorelle siano stati intenzionalmente e deliberatamente esclusi è profondamente scioccante”, si legge nella dichiarazione delle sorelle.
Nella sua dichiarazione, Lourd ha citato sia TMZ che i post di IG. “Il comunicato stampa che Todd Fisher ha rilasciato a TMZ e il post che Joely Fisher ha pubblicato su Instagram confermano ancora una volta che il mio istinto aveva ragione. Per essere chiari: non c’è nessuna faida. Non abbiamo alcun rapporto. È stata una decisione consapevole da parte mia di interrompere un ciclo e allontanarmi da uno stile di vita di cui non voglio far parte, né io né i miei figli”, ha dichiarato Lourd, che ha due figli dal marito Austen Rydell.
Il memoir di Todd Fisher
Dopo la dichiarazione di Lord, Todd Fisher ha obbiettato: “Abbiamo provato in ogni modo a parlare dell’invito con il team di Billie, prima di fare commenti pubblici. Potevamo mantenere l’attenzione su Carrie Fisher, mettere da parte le nostre differenze per quell’ora che dura la cerimonia e andare avanti. Mi è stato detto che era fuori discussione, che non si capiva perché avrei dovuto peggiorare lo stato emotivo di mia nipote, arrivando a dire che se mi fossi presentato, lei non lo avrebbe fatto”.
Ha difeso il suo memoir, dicendo: “Non ho mai sfruttato la morte di Carrie o di mia madre Debbie, e non intendevo in alcun modo ferire Billie, e questa è la verità. Il padre di Billie era ben consapevole, con mesi di anticipo, dell’uscita del mio libro, che era un omaggio affettuoso e sincero alle vite incredibili, non alle morti, di Carrie e di mia mamma”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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