Reddit e Telegram, il dibattito sì (nell’arena digitale)

Reddit e Telegram, strumenti molto amati dagli appassionati di cinema e serie tv, sono risposte complesse a un bisogno ancestrale: quello di stare insieme

Internet non è un posto uniforme, lineare, facile da navigare e da conoscere. Internet è come la realtà di ogni giorno; ha la stessa complessità, e corre gli stessi rischi. Tutto dipende dall’utilizzo che decidiamo di farne: come stare sui forum, come commentare i post su Facebook; che cosa, poi, condividere nelle nostre storie su Instagram. TikTok è il male, una porta per il nulla assoluto e per il qualunquismo dilagante? No: TikTok è uno specchio, uno strumento; e quello che ci vediamo dentro, quegli uomini e quelle donne che sorridono, ammiccano, ballano e giocano, siamo noi.

Vogliamo i nostri quindici secondi – non minuti, no – di celebrità; e cominciamo a postare compulsivamente, senza prenderci un attimo per pensare. Vogliamo affermarci, e vogliamo farlo andando contro il buon senso. E quindi restano dicerie, pizzicori da influencer e una serie di macerie digitali tra cui muoversi e provare – sì, provare – a orientarsi. Reddit e Telegram, particolarmente diffusi tra gli appassionati di cinema e serie tv, in questo sono differenti.

Cos’è Reddit?

Reddit risponde a una necessità primitiva, ancestrale, dello stare insieme, in comunità. Un po’ come succedeva con i forum, anni e anni fa. Si creano thread, cioè discussioni, e tutti – se sono iscritti a quel sottogruppo o a quella sottocategoria – sono invitati a partecipare. Alcuni, come i content creator, come gli streamer su Twitch e gli youtuber, usano Reddit per dare uno spazio alle loro community e ai loro spettatori: condividete le vostre cose qui, foto, idee, storie; le vedremo insieme, una volta alla settimana.

E quindi Reddit si trasforma: diventa un contenitore. Ma come abbiamo visto Reddit può avere anche un ruolo più attivo. Nel 2022, il subreddit – quindi sottocategoria – r/place è diventato un punto di incontro, qualcosa da condividere con gli altri, su cui lasciare una traccia del proprio passaggio e lavorare insieme a decine, se non addirittura centinaia, di sconosciuti. Obiettivo: riempire una pagina bianca con disegni e scritte. Alla fine, si è trasformata in una corsa tra nazioni e – anche – tra altri subreddit e community. È stato un esperimento, ed è stato, a suo modo, un esperimento felice. Altrove, però, le cose non sono così.

Reddit è, come dicevamo, una sorta di forum 2.0: e quindi ci sono delle sezioni in cui si parla di tutto, qualunque cosa, e che possono assumere toni e andamenti piuttosto negativi e nocivi. Si commentano articoli, si danno aggiornamenti su questo o quel film; e allo stesso tempo vengono alimentate voci, indagati comportamenti, messi sotto giudizio personalità pubbliche. Ritorniamo al discorso iniziale: il problema non è lo strumento; ma l’utilizzo che di quello strumento decidiamo di fare.

Telegram non è (solo) Whatsapp

Telegram è un discorso, se possibile, ancora più complicato. Perché non parliamo di uno spazio, di un sito o di un forum ben delimitati (in realtà nemmeno Reddit è facile da circoscrivere); parliamo di un servizio di messaggistica istantanea. Un po’ come Whatsapp, per intenderci. Ma non proprio come Whatsapp. È stata fondata da Pavel Durov, imprenditore russo; e velocemente si è trasformata in qualcos’altro. Anche qui: si sono create community.

Gli utenti hanno la possibilità di creare dei gruppi e di invitare, in questi gruppi, solo un certo tipo di persone, che rispondono a determinati requisiti. Può essere un modo per rimanere sempre in contatto con i propri amici – stiamo, ora, banalizzando – oppure può trasformarsi in una sezione anonima, dove nessuno usa il suo vero nome, e si condividono dati e immagini sensibili.
Su Telegram ci sono gruppi “pirata” che diffondono libri, film e serie in chiaro, con link diretti per il download.

Ma ci sono anche gruppi che spacciano, talvolta letteralmente, foto private. Nel 2020, Wired Italia aveva raccontato il lato più oscuro di Telegram con una serie di articoli firmati da Simone Fontana: prima c’era stata un’inchiesta su un enorme gruppo di revenge porn, con più di 43mila iscritti e 21 canali tematici; poi, nel tentativo di costruire un profilo più dettagliato, era stato pubblicato un approfondimento verticale.

Il quadro che ne veniva fuori era semplicemente agghiacciante: padri di famiglia, ragazzi più o meno grandi e adolescenti pronti a scambiare foto di donne e ragazze, pronti a venderle e a metterle all’asta, nascosti da un nick, protetti – così pensavano – da un avatar falso.

Reddit e Telegram, luci e ombre digitali

Pensare che Telegram sia solo questo, ovviamente, è non solo limitante, ma anche controproducente. Telegram, spesso, viene utilizzato da giornalisti per condividere in tempo reale notizie e aggiornamenti su determinate storie e notizie; è diventato, in più paesi, un canale comunicativo importante per condividere informazioni e dettagli, per organizzare proteste e prepararsi alla repressione della polizia e dei governi (com’è successo, per esempio, in Iran).

Telegram è stato usato, e in molti lo ricorderanno, anche per pubblicare gratuitamente copie di giornali; e per settimane – forse addirittura mesi – è stato al centro di polemiche e aggressioni costanti. Ma Telegram, come Reddit, non può essere identificato unicamente in un solo modo. Sono realtà complesse, e le realtà complesse, per la loro stessa natura, meritano di essere trattate e valutate in modo consapevole e critico. Quello che per qualcuno può essere un limite, per altri può trasformarsi in una possibilità.