Le trattative stanno andando avanti per il principale sindacato di Hollywood. In una nuova dichiarazione congiunta, la SAG-AFTRA (sindacato degli attori) e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione dei produttori), che contratta per conto degli Studios e delle piattaforme, hanno annunciato mercoledì 4 ottobre che i colloqui proseguiranno venerdì 6 e riprenderanno lunedì 9 ottobre. La dichiarazione congiunta e il proseguimento dei negoziati saranno probabilmente letti come un segnale positivo mentre lo sciopero degli attori del 2023 si protrae.
“La SAG-AFTRA e l’AMPTP si sono incontrate per un’intera giornata di contrattazione”, si legge nella dichiarazione. “Le trattative continueranno venerdì 6 ottobre e le parti lavoreranno internamente durante il fine settimana, riprendendo lunedì 9 ottobre”.
All’inizio della SAG-AFTRA ha ripreso le trattative con l’AMPTP per la prima volta dopo lo sciopero iniziato a luglio. Le parti si sono incontrate presso la sede nazionale del sindacato a Los Angeles, invece che presso gli uffici dell’AMPTP a Sherman Oaks e hanno coinvolto alcuni dei principali leader del settore, il co-Ceo di Netflix Ted Sarandos, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery David Zaslav, l’amministratore delegato di Disney Bob Iger e il presidente e chief content officer di NBCUniversal Studio Group Donna Langley.
Il direttore esecutivo nazionale e capo negoziatore della SAG-AFTRA, Duncan Crabtree-Ireland, si è preso una pausa dalla contrattazione per parlare alla Federal Trade Commission della minaccia dell’IA generativa per le industrie creative, che è uno dei temi principali della SAG-AFTRA nei negoziati per il 2023.
Nel corso dell’intervento, Crabtree-Ireland ha sostenuto che esiste un “doppio standard” quando si tratta di Studios e società di intrattenimento che utilizzano l’IA. “Se un individuo decidesse di violare i contenuti protetti dal diritto d’autore di una di queste aziende e li distribuisse senza pagare i diritti di licenza, si troverebbe ad affrontare molte conseguenze finanziarie e legali”, ha affermato Crabtree-Ireland. “Perché non è vero il contrario? Gli individui la cui proprietà intellettuale è stata utilizzata per formare l’algoritmo di intelligenza artificiale non dovrebbero essere almeno ugualmente protetti?”.
Con questa tornata di negoziati, la SAG-AFTRA sta spingendo per istituire una “serie completa di disposizioni per proteggere il lavoro creato dall’uomo e per richiedere il consenso informato e un equo compenso quando viene realizzata una ‘replica digitale’ di un interprete, o quando la sua voce, le sue sembianze o la sua performance saranno sostanzialmente modificate utilizzando l’IA”, ha dichiarato il sindacato.
Traduzione di Pietro Cecioni
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