La regista polacca tre volte candidata all’Oscar Agnieszka Holland sta portando avanti la sua causa per diffamazione contro il ministro della giustizia polacco Zbigniew Ziobro, dopo che quest’ultimo si è rifiutato di scusarsi per i commenti pubblici in cui aveva paragonato il nuovo film di Holland, il dramma sui rifugiati The Green Border, alla “propaganda nazista”.
La corte di Varsavia ha confermato il diritto di Holland a portare avanti la causa, in cui chiede le scuse per i commenti e chiede a Ziobro di fare una donazione di beneficenza di 50.000 zloty polacchi (11.600 dollari) a un’associazione che assiste i sopravvissuti all’Olocausto.
Ziobro, membro di spicco del governo conservatore di destra polacco, ha rilasciato le dichiarazioni su X lunedì 4 settembre, prima dell’anteprima mondiale di The Green Border alla Mostra del Cinema di Venezia.
The Green Border è una ricostruzione della situazione reale dei rifugiati che si trovano al confine fra Bielorussia e Polonia. I rifugiati sono stati attirati dalla propaganda del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko, che ha cinicamente architettato una crisi geopolitica, promettendo ai migranti un facile passaggio attraverso il confine polacco verso l’Unione Europea. Ma il governo polacco si è rifiutato di farli entrare, lasciando le famiglie bloccate e affamate nelle paludose e insidiose foreste che separano i due Paesi. Il film di Holland intreccia le prospettive dei rifugiati bloccati, delle guardie di frontiera polacche e degli attivisti che sfidano il governo polacco, che ha chiuso la zona di confine, per aiutare i migranti nella foresta.
Senza aver visto il film – quando ha pubblicato i suoi commenti era stato diffuso solo un trailer – Ziobro ha condannato la rappresentazione degli eventi fatta da Holland, paragonando il suo ritratto delle guardie di frontiera polacche alla propaganda nazista.
“Nel Terzo Reich, i tedeschi producevano film di propaganda che mostravano i polacchi come banditi e assassini. Oggi hanno Agnieszka Holland per farlo”, aveva scritto Ziobro.
Mentre la causa per diffamazione procede, Ziobro è sottoposto all’equivalente di un provvedimento restrittivo e non può commentare o pubblicare pubblicamente nulla che riguardi Holland e i suoi film fino a quando la controversia non sarà risolta.
Mike Downey, produttore di The Green Border, ha dichiarato a The Hollywood Reporter che Holland sta portando avanti altre possibili cause legali contro altri membri del partito di Ziobro, Suwerenna Polska (Polonia sovrana), che hanno pubblicamente calunniato la regista e il film.
“Altre battaglie legali sono in arrivo”, ha dichiarato.
traduzione Pietro Cecioni
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