Ad ulteriore dimostrazione del fatto che la politica di Elon Musk sulle spunte blu di Twitter cambia a seconda di come gli gira, alcuni utenti con un numero significativo di follower sulla piattaforma social – comprese quelli defunti – hanno riottenuto la verifica del proprio account nel weekend senza alcuna spiegazione da parte dell’azienda.
La restituzione arriva dopo la rimozione massiccia da parte di Twitter delle spunte blu di verifica il 20 aprile: azione che ha coinvolto moltissimi personaggi pubblici – compresi Kim Kardashian e il Papa – e giornalisti. Lo stesso giorno, tuttavia, Musk aveva dichiarato di aver pagato di tasca sua per far conservare la verifica a tre utenti: LeBron James, Stephen King e William Shatner.
L’abbonamento di LeBron James e la marcia indietro
Una fonte vicina a James ha riferito a The Hollywood Reporter che la star NBA aveva ricevuto un’e-mail da Twitter che gli offriva un abbonamento omaggio, ma che James non aveva mai risposto per accettarlo. Domenica, la piattaforma sembrava aver fatto marcia indietro, aggiungendo nuovamente la spunta blu agli account di utenti precedentemente verificati. Una descrizione ora spiega agli utenti che si sono iscritti a Twitter Blue. Tra gli account interessati, celebrità viventi come Kardashian, James Gunn e Lil Nas X, che ora hanno tutti una spunta blu, ma anche star ormai defunte, come Chadwick Boseman, Anthony Bourdain, Norm MacDonald, Michael Jackson e Kobe Bryant.
Anche i co-fondatori di Twitter hanno avuto di nuovo la loro verifica, con una vistosa eccezione: l’ex-CEO di Twitter Jack Dorsey. Diversi utenti che l’hanno riottenuta non erano proprio felici del cambiamento. Alcuni, come Patton Oswalt e Chrissy Teigen, hanno consigliato a quelli che vogliono rimuovere le loro spunte blu di cambiare il loro handle su Twitter e poi di rimetterlo com’era, provocando così la perdita della spunta.
Twitter, che non ha un team di comunicazione ufficiale e risponde automaticamente a tutte le e-mail della stampa con l’emoji della cacca, non ha risposto a una richiesta di chiarimento.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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