Dopo una lunga giornata di contrattazioni su temi quali IA e trasparenza dei dati, l’incontro di giovedì 21 settembre tra la WGA (il sindacato degli scrittori) e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione dei produttori) si è concluso in serata, con l’intenzione di rinnovare i colloqui il giorno successivo.
Fonti informate sulle trattative affermano che gran parte della sessione era dedicata all’alternanza di riunioni tra le parti, seguite da numerosi incontri informali tra sindacalisti e dirigenti. Le trattative, iniziate intorno alle 8:30 e terminate verso le 18:00 presso gli uffici dell’AMPTP nella Sherman Oaks Galleria, hanno riguardato questioni relative alle principali priorità della WGA, tra cui l’intelligenza artificiale e il compenso per i diritti residui legato al successo dei singoli progetti in streaming.
Le fonti degli Studios hanno notato delle mosse operate su entrambi i fronti, ma c’è ancora del lavoro da fare per quanto riguarda questi due aspetti e i requisiti del personale televisivo. Una delle questioni centrali riguardanti la trasparenza e la remunerazione dello streaming è la misura con cui si può calcolare il successo. Secondo diverse fonti degli Studios informate sulle discussioni, l’IA è rimasta un punto critico per entrambe le parti durante la sessione.
L’incontro del 22 settembre
Secondo The Hollywood Reporter, le due parti dovrebbero incontrarsi di nuovo venerdì 22 settembre, con la partecipazione di quattro alti dirigenti di Hollywood. Il comitato negoziale della WGA ha confermato la notizia nella tarda serata di giovedì 21, scrivendo ai membri: “La WGA e l’AMPTP si sono incontrate oggi per la contrattazione e si incontreranno nuovamente domani. Il comitato negoziale apprezza tutti i messaggi di solidarietà e di sostegno ricevuti negli ultimi giorni e chiede a quante più persone possibili di venire ai picchetti domani”. La dichiarazione non è stata rilasciata in modo congiunto dalla WGA e dall’AMPTP, come era stato invece per l’aggiornamento del sindacato ai membri il giorno prima.
Ancora una volta, questi leader – Bob Iger della Disney, Donna Langley della Universal, Ted Sarandos di Netflix e David Zaslav della Warner Bros. Discovery – hanno preso parte alla sessione di contrattazione di giovedì 21, come avevano fatto il giorno precedente. La loro presenza, del tutto inusuale (di solito le grandi compagnie hollywoodiane inviano i loro responsabili delle relazioni sindacali a gestire le trattative) e una dichiarazione congiunta prodotta dalla WGA e dall’AMPTP – la prima in questa controversa tornata di negoziati per il 2023 -, avevano suscitato un certo ottimismo tra gli osservatori mercoledì 20, che lo vedevano come un passo avanti. Giovedì 21, sono circolate voci nel settore che un accordo fosse vicino o imminente.
Ma i colloqui si sono conclusi giovedì sera senza un accordo, anche se le fonti hanno sottolineato che si stavano raggiungendo dei compromessi. Con 143 giorni di durata, la WGA in corso si sta avvicinando allo sciopero più lungo nella storia del sindacato: quello del 1988, che si protrasse per 154 giorni. La lunghezza dello sciopero e l’aggiunta cruciale della SAG-AFTRA, inseritasi nel picchetto il 14 luglio, hanno messo alla prova la solidarietà dei lavoratori, le tasche degli Studios e la volontà di tutto il settore.
Kim Masters ha contribuito all’articolo.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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