Oggi, mercoledì 14 giugno, la Writers’ Guild of Great Britain ha deciso di unirsi a scrittori, sceneggiatori e lavoratori del settore dell’intrattenimento per “Screenwriters Everyhere”, una giornata dedicata alla solidarietà con le maestranze di Hollywood in sciopero dal 2 maggio. La protesta si pone l’obiettivo di sostenere gli oltre 11.500 membri delle Writers Guild of America West e della WGA East e sostenerli nelle motivazioni della loro contestazione.
La WGGB è un sindacato inglese rappresentante scrittori televisivi, cinematografici e teatrali, scrittori, poeti, commediografi, ideatori di videogiochi e animatori. I membri dell’associazione si incontreranno alle 13 di oggi, mercoledì 14 marzo a Leicester Square, Londra, proprio nei pressi della statua di William Shakespeare. Il presidente WGGB, Sandi Toksvig, scrittore e conduttore, presenzierà assieme a vari colleghi come Russell T Davies (Doctor Who, Queer as Folk), Simon Beaufoy (The Full Monty), Jack Thorne (His Dark Materials, Enola Holmes) e Dennis Kelly (Together, Utopia).
Toksvig ha dichiarato: “Il processo creativo ha inizio con lo scrittore: dobbiamo assicurarci che coloro che traggono profitto dalla genialità creativa degli autori, condividano con loro i profitti, così da permettere che vengano pagati adeguatamente, che godano di condizioni di lavoro eque e che vengano trattati con dignità e rispetto”.
Solidarietà a WGA nel resto del mondo
Anche a Roma, alla Casa del Cinema, nel primo pomeriggio di oggi si terrà un picchetto, in cui gli sceneggiatori italiani della Writers Guild Italia si uniranno ai colleghi americani, mostrando loro solidarietà a distanza.
Il Regno Unito e l’Italia non sono i soli a decidere di partecipare attivamente agli scioperi a stelle e strisce. Proteste, picchetti e manifestazioni sono previste in oltre 20 paesi europei e non. Le maestranze sfileranno sotto la Torre Eiffel di Parigi, alla Filmoteca de Catalunya di Barcellona, all’Ufficio Netflix di Buenos Aires, al Parlamento Europeo di Bruxelles, a Tel Aviv ma anche in Canada. Gli aderenti hanno manifestato la loro partecipazione tramite i social media con l’hashtag #ScreenwritersEverywhere.
Lisa Holdworth del WGGB ne ha approfittato per muovere una critica ai grandi di Hollywood “I media guadagnano miliardi, ma non offrono retribuzioni eque ed adeguate ai loro lavoratori creativi. Voglio che si rendano conto delle azioni collettive di oggi in tutto il mondo e capiscano che siamo tutti uniti”.
E poi ha concluso: “In questa Giornata globale della solidarietà, vorrei unirmi ai miei colleghi del sindacato e inviare questo messaggio agli sceneggiatori del WGA dall’altra parte dell’Atlantico: vi ascoltiamo, vi sosteniamo e siamo con voi”.
Il WGGB ha consigliato ai membri di rifiutarsi di collaborare a nuovi progetti relativi alla giurisdizione del WGA per tutta la durata dello sciopero, auspicandosi che le prese di posizione globali sempre più nette possano portare ad una presa di coscienza repentina dai produttori USA.
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