Ri-Party-Amo: il progetto ambientale del Jova Beach Party pulisce più di 20 milioni di metri quadri di spiagge

Le zone più colpite dai rifiuti e dalle plastiche sono quella antedunale e quella delle foci, dove l’accumulo dei detriti deriva sia da mare e fiumi stessi, sia dall’abbandono diretto e dall'inattenzione di bgnanti e visitatori

Di THR ROMA

L’obiettivo Puliamo l’Italia del progetto Ri-Party-Amo, arriva al traguardo in anticipo: venti milioni di metri quadri di spiagge, fiumi, laghi e fondali sono stati ripuliti in meno di un anno. In particolare, da settembre 2022, e fino ad oggi, il risultato porta a 20.247.000 mq di territorio ripulito.

Ri-Party-Amo, il progetto nato dalla collaborazione tra Jova Beach Party, Intesa Sanpaolo e WWF Italia, è partito a settembre 2022 con un programma di pulizie degli ambienti più fragili sul territorio nazionale. L’obiettivo era quello di ripristinare gli ambienti costieri da plastica e rifiuti che si riversano inesorabilmente nel mare. Per farlo in modo completo e capillare, “Puliamo l’Italia” ha pianificato un intero anno di eventi di pulizie, che andranno avanti fino a settembre 2023.

La pulizia delle spiagge

Da subito è stata evidente la calda partecipazione del territorio. Il contributo dei volontari ha consentito 179 pulizie delle spiagge, 101 pulizie dei fiumi, 17 dei laghi e 43 dei fondali, grazie alla partecipazione di WWF Sub.

Tra coloro che hanno attivamente collaborato per il raggiungimento dell’obiettivo, le Organizzazioni Aggregate WWF locali, le Oasi WWF, la rete di volontari WWF Sub e il calore partecipativo di WWF YOUng. Hanno partecipato poi anche scuole, associazioni locali, comuni, proloco, gruppi sportivi e intere comunità. Come supporter d’eccezione, ha partecipato il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle con tanti giovani volontari coinvolti e Spazzapnea, i numerosi eventi di pulizia dei fondali organizzati dai Sub volontari.

L’impatto dei rifiuti nell’ambiente

Le zone della spiaggia più colpite dai rifiuti che arrivano dal mare sono quella antedunale e le foci dei fiumi, dove l’accumulo dei rifiuti deriva sia da mare e fiumi, sia dall’abbandono diretto durante la normale fruizione delle spiagge. In Italia si recuperano in media 477 oggetti ogni 100 metri di spiaggia. Ma per raggiungere il “buono stato ambientale” stabilito dalla Commissione EU nella Strategia Marina, una spiaggia deve avere meno di 20 rifiuti marini ogni 100 metri lineari di costa.

La pulizia delle spiagge è essenziale per mitigare gli impatti dei rifiuti nell’ambiente. Ripulire le nostre spiagge significa anche salvare le risorse biologiche che si sviluppano sulla duna (es. piante, animali e detriti organici), senza alterare quindi le comunità biotiche, come invece accade con la rimozione meccanica che preleva significativi quantitativi di sabbia e tutto ciò che vi è legato, accelerando anche i processi di erosione costiera.

I prossimi appuntamenti di Ri-Party-Amo

Gli eventi di pulizie del progetto Ri-Party-Amo continuano fino a settembre 2023 e si svolgono in tutto il territorio nazionale. Per partecipare alla grande mobilitazione all’insegna della tutela dell’ambiente, è possibile iscriversi agli eventi di pulizia “Puliamo l’Italia” all’indirizzo: wwf.it/ripartyamo