Anche per il suo nuovo palinsesto La7 punta tutto sull’informazione tra la formula consolidata del talk e l’approfondimento grazie alle inchieste. Lo stesso intrattenimento “colto” è nel segno della Rete di Umberto Cairo. E l’ingresso di Massimo Gramellini nella squadra va in questa direzione. L’ultimo transfugo della Rai, ed editorialista del Corriere, si (ri)prenderà il sabato (dalle 20.35 alle 23.15) e cercherà di opporsi a Fabio Fazio su Discovery in access con un’intervista a personaggi di spicco.
Dopo di lui andrà In Onda con Marianna Aprile e Luca Telese. Molte conferme nella prossima programmazione e qualche novità: Alessandro Barbero avrà due puntate in prima o in seconda serata, mentre David Parenzo prenderà il posto di Myrta Merlino per L’Aria che tira, la trasmissione del mattino. Torneranno i fedelissimi Dimartedì, Propaganda Live, Piazza pulita, Eden, Omnibus e gli speciali di Mentana. Dopo il successo dei racconti di Aldo Cazzullo in Una giornata particolare, programma con un timbro autorale notevolissimo, il giornalista tornerà alla guida per otto puntate così come Ezio Mauro, che sarà protagonista di uno speciale di Atlantide.
A partire da gennaio, Alberto Nerazzini e Corrado Formigli condurranno dodici inchieste sul territorio in puntate da cento minuti, mentre Federico Rampini – già sperimentato con buoni ascolti a giugno – sta già lavorando a un progetto che riguarderà America e Cina.
Umberto Cairo ha smentito possibili contatti con Lucia Annunziata, ma ha invece dichiarato: “Se Milena Gabanelli volesse ritornare in tv sarei l’uomo più felice del mondo. È una donna molto determinata e sa cosa vuole. Non è detto che non ci sia qualche bella notizia”.
Riguardo le donne di La7, Cairo assicura che ci saranno tanti rinnovi ma anche novità. Concita De Gregorio avrà una finestra nel programma di Gramellini, ritorna Licia Colò con Eden e viene rinnovata Lilli Gruber con Otto e mezzo, così come sono confermate Marianna Aprile e Tiziana Panella. Non sarà invece rinnovata la trasmissione della Serie A di calcio femminile. Almeno per il momento.
“Siamo contenti di riuscire a fare anche del servizio pubblico, magari qualcuno un giorno se ne accorgerà e ci darà anche un pezzettino piccolissimo di canone”, ha concluso Cairo.
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