L’impero mediatico americano di Rupert Murdoch è stato forgiato dagli accordi. Il magnate ha trasformato un’azienda che possedeva alcuni giornali regionali in un gigante grazie alle acquisizioni, tra cui spiccano la 20th Century Fox Film Corp. nel 1985 e Dow Jones (proprietaria del Wall Street Journal) nel 2007.
Nel 2013 Murdoch ha diviso in due le sue società, separando le attività cinematografiche e televisive dal suo impero di giornali (e dalle sue partecipazioni australiane nel settore delle telecomunicazioni), scommettendo sul fatto che i giornali stavano abbassando il valore delle attività televisive della Fox. Nel 2019, con un’operazione da 71 miliardi di dollari, Murdoch ha venduto quasi tutte le sue attività hollywoodiane a Disney.
Rupert Murdoch non è più presente nei consigli di amministrazione di Fox e News Corp., essendo passato a un ruolo più sfumato di “presidente emerito” dal 17 novembre, lasciando suo figlio Lachlan a dirigere lo spettacolo per il momento. Il primogenito di Rupert sarà bravo quanto suo padre nel fare accordi? Oppure manterrà lo status quo e lascerà che le cose si risolvano da sole una volta che suo padre sarà morto e i figli che controllano il trust di famiglia faranno la loro scelta collettiva?
Lachlan condivide alcuni tratti del padre. La lettera che l’anno scorso ha dato il via alle trattative per una nuova fusione tra Fox e News Corp è stata inviata sia da Lachlan che da Rupert, e alla Fox si dice che l’acquisizione per 440 milioni di dollari della piattaforma di streaming Tubi (un motore di crescita per l’azienda, con 74 milioni di utenti attivi mensili) sia stata una priorità di Lachlan.
Il futuro delle società
Lachlan, ora al comando di entrambe le società, tenterà un’altra operazione? Un veterano di Wall Street, che non ha voluto essere citato, ha dichiarato a The Hollywood Reporter di non aspettarsi una ricombinazione di Fox e News Corp o la vendita di una delle due società nel breve termine, sottolineando il continuo coinvolgimento di Rupert. Con il possibile interesse di Lachlan a mantenere le strategie principali del padre e di entrambe le società degli ultimi anni, ha sostenuto che per il momento sono più probabili “accordi più piccoli e incrementali”, tra cui acquisizioni minori o vendite di asset.
Anche Jessica Reif Ehrlich, analista di Bank of America, non si aspetta grandi cambiamenti nella direzione strategica nel prossimo futuro: “A lungo termine, ci sono molte opzioni, dato che Fox ha un bilancio così forte, quindi può diventare più grande”, ma ha anche “attività di dimensioni ridotte che possono essere facilmente vendute”.
E la fusione tra Fox e News Corp? “Non credo che abbia senso unire le società”, afferma l’analista di BofA.
Ma Siye Desta, analista di CFRA Research, ha una visione diversa. Per lui una fusione tra News Corp e Fox è “più probabile in futuro, potenzialmente per rafforzare il nuovo ruolo di Lachlan al timone”, ha suggerito in una nota agli investitori. “Il recente accordo tra Fox e Dominion Voting Systems rimuove anche un precedente ostacolo a tale fusione”, riferendosi al pagamento di 787 milioni di dollari per evitare il processo per l’accusa di frode elettorale.
E se Lachlan è disposto a trattare, potrebbe scoprire che il mercato è forte per alcune delle attività della sua famiglia. Murdoch controlla Fox News Channel, che è ancora la piattaforma mediatica più potente per la politica del partito. E controlla la testata che è diventata la casa della politica intellettuale conservatrice: il Wall Street Journal, comprese le sue pagine editoriali. Se le proprietà mediatiche di Murdoch dovessero essere messe sul mercato – a pezzi o tutte insieme – si tratterebbe, come nota un osservatore politico collegato, dell'”operazione di fusione e acquisizione politicamente più importante della storia”.
Le intenzioni di Murdoch
Due fonti legate alla politica repubblicana affermano di ritenere che gli asset della Fox potrebbero attirare più attenzione persino delle reti lineari della Disney, che stanno anch’esse esplorando il mercato.
Mentre gli asset della Disney (che comprendono la rete ABC e le sue stazioni, nonché canali via cavo come FX e Nat Geo) hanno suscitato l’interesse di colossi televisivi locali come Nexstar, del magnate dei media Byron Allen, gli asset della Fox potrebbero attirare un gruppo di acquirenti simile, oltre a una serie di ricchi repubblicani che vogliono influenzare il partito e il Paese.
Una fonte ha citato ricchi repubblicani come la famiglia Ricketts, la famiglia DeVos e le Koch Industries come soggetti che potrebbero essere interessati se gli asset mediatici di Murdoch diventassero disponibili. “Il valore massimo della Fox è proprio adesso”, afferma Chris Ruddy, altro dirigente repubblicano nel campo dei media e amministratore delegato di Newsmax, concorrente di Fox News. “Vedo possibile uno scenario in cui Lachlan Murdoch mantiene la rete televisiva Fox e gli sport e cede il canale di notizie”.
E se Lachlan volesse seriamente vendere Fox News, c’è già una parte interessata disposta a dichiarare le proprie intenzioni. Ruddy aggiunge: “Sarei interessato ad acquisire Fox News o a fonderla con Newsmax, e credo di poter mettere insieme un gruppo interessato a farlo”.
Traduzione di Nadia Cazzaniga
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma