Tredici edizioni e sentirle tutte. La storia nostrana di Italia’s Got Talent, adattamento tricolore del format anglo-statunitense Got Talent ideato da Simon Cowell, è la rappresentazione plastica dell’abusato termine ‘resilienza’, riuscendo inspiegabilmente da anni a sopravvivere nell’indifferenza più o meno generale. Perché archiviate le prime 5 trionfali edizioni Mediaset made in Maria De Filippi, Italia’s Got Talent ha poi sempre enormemente faticato a sgomitare tra i mille programmi della tv generalista, a lasciare il segno, concedere titoli, raccattare punti di share.
Dopo 7 edizioni Sky se n’era finalmente liberata passando la patata bollente a Disney+, piattaforma che ha dato forma ad una tredicesima edizione che neanche i parenti più stretti di giudici e conduttori hanno visto, tanto da rivenderla ora in chiaro grazie proprio a Sky e a Tv8, che il 21 febbraio ha mandato in onda la prima puntata quasi 5 mesi dopo lo sbarco in streaming.
La novità Khaby Lame
Di fatto quasi una “prima assoluta”, perché su Disney+ Italia’s Got Talent non è davvero mai andato oltre i comunicati stampa. Salutata Lodovica Comello, conduttrice delle ultime sei edizioni, anche Got Talent 2024 ha ceduto alla tassa chiamata “The Jackal”, con Aurora Leone e Fru del tutto gratuitamente promossi conduttori, mentre al tavolo dei giudici è stato riconfermato Frank Matano, ovvero l’uomo che ride senza far ridere gli altri che ha subito candidamente ammesso, “nuova edizione, nuova fattura”. Un talento chiamato commercialista. Quinta edizione consecutiva anche per Mara Maionchi, da tempo quasi unicamente distillatrice automatica di parolacce, con due new entry a ringalluzzire la baracca.
Elettra Lamborghini, ovvero la donna dalla voce meno televisiva e radiofonica del globo terraqueo, e Khaby Lame, icona social globale, uomo più seguito al mondo su TikTok con oltre 161 milioni di follower, diventato celebre in piena pandemia grazie alla sua mimica, alla comicità d’altri tempi, eternamente muto. Fino ad oggi. E il perché non abbia mai parlato nei suoi cliccatissimi sketch social lo abbiamo capito grazie proprio a Italia’s Got Talent. Lame vuole giustamente scrollarsi di dosso il vestito social che l’ha reso milionario, ma è più difficile a farsi che a dirsi. In Got Talent parla, e tanto, troppo, ma senza mai pungere realmente, brillare, navigando a vista nella mediocrità assoluta di un tavolo che esplicita divertimento senza però far divertire gli altri.
Ciò che rimane della sua presenza sono le immancabili espressioni plastiche, tra occhi sbarrati e bocca spalancata, da maschera di gomma alla Jim Carrey, evidentemente volute e cercate per provare ad accaparrarsi quel pubblico giovane che Disney+ ha nel suo DNA. Ma la traslazione tra piattaforme non è certamente automatica. Chi sta su TikTok non è detto che perda tempo a guardare 10 ore di programma in streaming, o in chiaro su Tv8. L’unica novità ‘regolamentare’ di stagione è stata il Golden Buzzer affidato ai 4 giudici, con l’eventuale concorrente spedito non più direttamente in finale bensì in semifinale. Pura avanguardia. Lame se l’è giocato dopo 20 minuti di show dopo appena due concorrenti al cospetto di una crew di hip hop, che a suo dire gli ha fatto venire “la pelle d’oca”. Niente po’ po’ di meno.
Italia’s Got Talent: l’eterno déjà-vu
Nel dubbio Italia’s Got Talent continua a fare Italia’s Got Talent come se vivessimo ancora nel 2010, quando quella sorta di Corrida di ‘qualità’ sbancava l’Auditel Mediaset con uno share medio del 26,19%. Sul palco ritroviamo quindi cantanti, comici, ballerini, illusionisti, acrobati, ma anche addestratori di animali, strumentisti, ventriloqui, imitatori e ogni altro genere di performer, come se nel frattempo Canale5 non avesse sostituito il format originale con Tu Si Qui Vales?, divorando il genere che vuole artisti di fama internazionale e/o dilettanti (purtroppo non più allo sbaraglio) gareggiare al cospetto di giudici e spettatori.
Tutto poi appare esageratamente scritto, comprese le insipide battute tra i conduttori Fru e Aurora, che proprio a Italia’s Got Talent debuttò come concorrente nel 2019, e i 4 giudici, mentre presunti talenti si alternano sul palco regalando performance che sono un continuo deja-vu, perché potenzialmente già viste chissà quante altre volte in più variabili eventuali nel corso dei 15 anni precedenti. Dal cantante di strada con il cane che ulula insieme a lui a crew di vario tipo, passando per la bambina ballerina con overboard, l’illusionista, il puntuale comico, gli acrobati, la giovane cantante e chi più ne ha più ne metta.
Nelle prime due puntate si sono visti 14 concorrenti, spalmati in due ore di programma, con un ritmo che fatica a decollare persino dinanzi ad un montaggio che è chiaramente chiamato a seminare vivacità laddove domina la gratuita enfasi. La finale di Italia’s Got Talent 2024 è finita in streaming su Disney+ il 29 settembre scorso, ma nessuno se n’è praticamente reso conto, perché la 13esima edizione è stata la meno mediatamente parlando seguita di sempre, volata via come un battito d’ali nel disinteresse totale. Ed è qui che è subentrata Sky con Tv8, autori di una vera e propria “mandrakata”, avendo ceduto la ricca e costosa produzione ad altri per poi riacquistare a prezzo di saldo la messa in onda in chiaro. Un colpo di genio, ma con quali risultati?
Ascolti al palo
La prima puntata del 21 febbraio 2024, composta da due dei novi episodi totali, è stata vista da 619.000 telespettatori, pari al 3,6% di share. La prima puntata della 12esima stagione, andata in onda a inizio 2022, venne vista su Tv8 da 618.000 telespettatori, pari al 3,00% di share. Praticamente un copia/incolla, ma senza aver dovuto economicamente sostenere l’intera baracca. Nel 2021 la prima puntata fece 1.186.000 telespettatori, pari al 5,00% di share. Il picco massimo CIelo/Tv8 si toccò nel 2019, quando la prima puntata totalizzò 1.603.000 telespettatori, pari al 6,70% di share.
Siamo ovviamente lontanissimi dai clamorosi picchi Mediaset del 2012, quando Italia’s Got Talent arrivò a sfiorare i nove milioni di telespettatori e il 35% di share. 12 anni dopo c’è rimasto solo il 3 come numero percentuale, eppure Italia’s Got Talent, esattamente come X Factor, continua inspiegabilmente ad esistere. Simon Cowell, ideatore di entrambi i format, sentitamente ringrazia.
Il programma della settimana è stato Dedicato a Maurizio Costanzo, su Canale5.
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