A distanza di sei anni dal disastroso Fyre Festival del 2017, Billy McFarland ha annunciato che la seconda edizione dell’evento è in cantiere. In un video postato domenica 20 agosto sui social media, McFarland ha dichiarato che dopo aver parlato con “persone provenienti da paesi lontani come il Medio Oriente e il Sud America” per far ospitare il festival, alla fine ha optato di nuovo per i Caraibi, con una data prevista per la fine del 2024. Non sono stati ancora rivelati i luoghi, le date e la scaletta dell’evento.
“Questo è un grande giorno”, dice nella clip. “Abbiamo fatto un viaggio assolutamente folle per arrivare a questo punto, ed è iniziato tutto durante un periodo di isolamento di sette mesi. Ho scritto un piano di cinquanta pagine per capire come ottenere interesse generale per il Fyre, per cercare di riunire persone da tutto il mondo in quest’impresa impossibile”.
McFarland ha scritto su X (precedentemente noto come Twitter) che i biglietti in prevendita sono già esauriti. Secondo il sito web del festival, i prezzi d’entrata vanno da 499 a 7.999 dollari.
Nel video, l’organizzatore ha anche ricordato due progetti precedentemente annunciati che sono in fase di sviluppo, tra cui il documentario After the Fyre – in lavorazione con Ample Entertainment e Fremantle -, e un musical di Broadway basato sull’evento.
La storia del Fyre Festival
Nel 2018, McFarland è stato condannato a sei anni di carcere dopo aver ammesso di aver frodato gli investitori del festival e dopo essersi dichiarato colpevole di accuse relative a una truffa sulla vendita dei biglietti. Lo sfortunato Fyre è stato lanciato da McFarland e dal rapper Ja Rule nel 2017. È stato promosso da celebrità di spicco, che l’hanno pubblicizzato come un evento musicale di lusso. Una volta arrivati all’evento alle Bahamas, però, i possessori dei biglietti si sono trovati di fronte a una realtà ben diversa. Il festival si è concluso piuttosto male: i partecipanti si sono riversati sui social media evidenziando problemi relativi alle sistemazioni, alla sicurezza e al cibo in loco.
Nel maggio 2022, McFarland è stato rilasciato dal carcere per spostarsi in un centro di riabilitazione a New York. All’epoca, il suo legale Jason Russo aveva dichiarato che l’uomo stava cercando modo migliore per ripagare i danni e fare ammenda. Sempre lo scorso anno, l’organizzatore si è scusato per quanto avvenuto. “Ho deluso le persone”, ha detto a Good Morning America. “Ho deluso i dipendenti, le loro famiglie e gli investitori. Quindi devo scusarmi. Ho sbagliato ed è una cosa brutta”.
Dopo il fiasco pubblico, il festival è stato oggetto di due documentari nel 2019, tra cui Fyre: La più grande festa mai avvenuta di Netflix e Fyre Fraud di Hulu. Entrambi i progetti, però, sono stati accolti con scetticismo dopo che un articolo di The Ringer ha rivelato che il progetto di Hulu aveva pagato McFarland per una comparsata e per la licenza dei filmati, mentre il documentario di Netflix era stato co-prodotto da Jerry Media e Matte Projects, entrambi coinvolti nel festival.
Traduzione di Pietro Cecioni
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