Diddy, candidato per il miglior album progressive R&B, non parteciperà ai Grammy 2024 (Esclusiva)

Un rappresentante del magnate della musica ha dichiarato che l'artista non parteciperà allo show del 4 febbraio, dove è candidato per il suo ultimo album, in quanto è alle prese con delle accuse di violenza sessuale (che ha negato)

L’ultima volta che la musica di Sean Combs è stata in gara ai Grammy, un allora sconosciuto Mark Zuckerberg aveva appena creato Facebook, Janet Jackson aveva accidentalmente mostrato un capezzolo al Super Bowl e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re aveva ottenuto il numero record di 11 Oscar. Era il 2004 e Combs, alias Diddy, vinse il premio per la migliore performance rap di un gruppo o di un duo – il suo terzo Grammy – per il martellante successo Shake Ya Tailfeather, con Nelly e Murphy Lee. Il brano era apparso nella colonna sonora di Bad Boys II, che Diddy aveva prodotto e pubblicato con la sua etichetta Bad Boy.

Il suo ritorno ai Grammy, vent’anni dopo, con una nomination per il miglior album progressive R&B per il suo The Love Album: Off the Grid, è un risultato notevole e un momento di orgoglio per l’artista. Alcuni definirebbero la nomination addirittura una vittoria (anche se dobbiamo far notare che non c’è alcuna possibilità che il suo album possa competere con il rivoluzionario SOS di SZA).

Anche se Diddy non è nominato nelle categorie principali dei Grammy, la sua candidatura per il miglior album progressive R&B è degna di nota, perché il riconoscimento premia i progetti R&B creati da artisti contemporanei che aprono nuove strade, compresi beniamini della critica come Steve Lacy e Thundercat. Quest’anno sono stati presentati settanta album per il premio, e il 54enne Diddy ha battuto artisti stimate come Daniel Caesar, Kelela, Jungle e Kali Uchis, il cui Red Moon in Venus si è classificato al secondo posto nella classifica di THR dei migliori album del 2023.

Il grande ritorno di Diddy alla più importante cerimonia di premiazione del mondo della musica non è durato a lungo: meno di una settimana dopo l’annuncio dei candidati da parte della Recording Academy, la cantante Cassie aveva fatto causa al capo della sua ex-etichetta discografica nonché fidanzato, sostenendo che lui avesse usato il suo potere per sottoporla ad anni di stupri e violenze sessuali. Cassie e Diddy hanno risolto con un accordo due giorni dopo, ma sono seguite altre azioni legali da parte di donne che hanno denunciato stupri e violenze sessuali. Combs ha negato tutte le accuse.

La gravità delle accuse ha gettato un’ombra sull’artista e sulla manifestazione che lo ha candidato al premio. Il rappresentante di Diddy ha dichiarato a THR che l’artista non parteciperà ai Grammy del 4 febbraio. Tutti i candidati ai Grammy sono invitati alla cerimonia, e l’Academy ha rivelato in una dichiarazione dell’11 dicembre a RadarOnline che sta “prendendo la questione molto sul serio e la stiamo valutando con il tempo e l’attenzione che merita”.

In passato, l’Academy era stata fortunata, in quanto candidati controversi come Dave Chappelle, Dr. Luke e Louis C.K. avevano rinunciato a partecipare (anche se, tre anni dopo l’episodio di violenza domestica su Rihanna alla vigilia dei Grammy, che ha quasi messo fine alla sua carriera, Chris Brown è tornato alla cerimonia nel 2012, guadagnandosi il suo primo Grammy ed esibendosi durante l’evento dal vivo). Sebbene non sia chiaro quale sia la posizione attuale dell’Academy in merito alla celebrazione dei candidati dalla reputazione non immacolata, quando THR ha chiesto informazioni sulle nomination di Chappelle e C.K. l’anno scorso, il Ceo dell’Academy Harvey Mason Jr. ha dichiarato: “Non controlliamo chi votano gli elettori. Se gli elettori ritengono che un creatore meriti una nomination, lo voteranno. Se c’è qualcuno che è stato nominato e con cui non siamo necessariamente d’accordo, non rimuoveremo una nomination”.

“Non ci occuperemo mai di valutarli sulla base di una scala di moralità”, ha proseguito. “Il nostro compito è valutare l’arte e la qualità dell’arte. La cosa che possiamo controllare è assicurarci che le persone che partecipano ai nostri eventi si sentano al sicuro e non si sentano minacciate da nessuno”.

Con 91 categorie di Grammy, ritirare l’invito a Diddy avrebbe potuto significare dover applicare un processo di selezione a tutti i 450 candidati.

In generale, mentre le accuse sono di alto profilo, la candidatura di Diddy non lo è stata. Alcuni non sanno nemmeno che ha pubblicato un nuovo disco a settembre. The Love Album ha debuttato solo al n. 19 della classifica degli album Billboard 200 e il suo singolo, Another One of Me, ha trascorso una sola settimana nella classifica Hot 100, raggiungendo il n. 87. In un certo senso, è proprio questo che rende la nomination ancora più speciale: l’album non ha dominato i servizi di streaming né ha ottenuto un’accoglienza estremamente calorosa da parte della critica, ma è stato comunque riconosciuto dai professionisti della musica ed p riuscito ad arrivare alla cerimonia di premiazione.

Anche se il nome di Diddy è al centro di The Love Album, si tratta di un progetto di gruppo. Lo sforzo collaborativo è stato costruito sulle spalle di altri, e vede la partecipazione di artisti di primo piano come Justin Bieber, The Weeknd, John Legend, Mary J. Blige, Herb Alpert, H.E.R., 21 Savage, Jazmine Sullivan, Burna Boy, Summer Walker, Teyana Taylor, Babyface, Busta Rhymes, Coco Jones e altri. Tra i produttori figurano Stevie J, Timbaland, London on da Track, Metro Boomin, D’Mile, gli Stereotypes, Nova Wav e altri ancora. Probabilmente è per questo che ha ottenuto una nomination: perché tutti coloro che hanno partecipato all’album hanno votato a favore.

Probabilmente Diddy sarebbe stato di umore super-festaiolo la settimana della premiazione, organizzando un party pre-Grammy stellare per festeggiare la candidatura e rendere omaggio ai suoi collaboratori nel progetto. Avrebbe presenziato allo show e ne avrebbe fatto un gran momento televisivo, anche se non avesse vinto.

Ma questo non accadrà ora. Per tutte le parti coinvolte, l’amore per The Love Album è più che altro un dolore.

Traduzione di Nadia Cazzaniga