Drake ha riacceso la sua lunga faida con la Recording Academy, che organizza i Grammy Awards, criticando la cerimonia di domenica 4 febbraio.
Il rapper è intervenuto sui social prima della diretta, pubblicando nelle sue storie di Instagram un messaggio che utilizzava un breve spezzone del suo discorso di accettazione del Grammy nel 2019. Nella didascalia ha scritto: “Tutti voi incredibili artisti ricordate che questo show non è la realtà dei fatti, ma solo l’opinione di un gruppo di persone il cui nome è tenuto segreto (letteralmente, potete cercare su Google). Congratulazioni a chiunque vinca qualcosa per l’hip-hop, ma questo show non conta un cazzo nel nostro mondo”.
Nel 2019, Drake ha ricevuto un Grammy alla miglior canzone rap per God’s Plan e nel suo discorso ha minimizzato il significato del premio. “Voglio farvi sapere che stiamo giocando in uno sport basato sulle opinioni. Non uno sport basato sui fatti. Quindi non è come l’NBA, dove alla fine dell’anno si ha in mano un trofeo perché si sono prese le decisioni giuste o si sono vinte le partite”.
Drake e i Grammy
“Questo è un business in cui a volte dipende tutto da un gruppo di persone che potrebbero non capire cosa ha da dire un ragazzo di origini miste del Canada o una ragazza ispanica di New York, o un fratello di Houston – proprio lui, mio fratello Travis Scott”, ha aggiunto il rapper.
“Ma sentite, il punto è che avete già vinto, se avete persone che cantano le vostre canzoni parola per parola, se siete degli eroi nella vostra città natale. Se c’è gente che ha un lavoro regolare e che esce sotto la pioggia, sotto la neve, a spendere i soldi che ha guadagnato duramente per comprare i biglietti per venire ai vostri concerti, non avete bisogno di questo, ve lo assicuro”, ha affermato, parlando del trofeo dei Grammy. “Avete già vinto”.
Drake era candidato a quattro Grammy quest’anno – miglior performance rap, miglior canzone rap, miglior performance rap melodica e miglior album rap – grazie a una collaborazione con 21 Savage, ma ha chiesto di non prendere in considerazione per i premi il suo album solista For All the Dogs, così come aveva fatto per Certified Lover Boy (2021) e Honestly, Nevermind (2022).
Traduzione di Nadia Cazzaniga
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